Si sono tenuti negli scorsi giorni i funerali di Nadia Arcudi, la maestra 35enne di Stabio uccisa in ottobre dal cognato. La cerimonia, su volere dei familiari, riferisce oggi (giovedì) il Corriere del Ticino, è stata celebrata in forma strettamente privata.
La procura aveva liberato la salma ma con alcune condizioni, tra cui quella di non cremarla in vista di eventuali ulteriori esami da eseguire. Visto che la volontà della famiglia era però quella cremazione, la salma è rimasta a lungo all’Istituto patologico di Locarno.
L’inchiesta prosegue; la procuratrice pubblica Pamela Pedretti è in attesa della perizia commissionata per far luce sullo stato di equilibrio mentale e lucidità del 42enne al momento dei fatti.
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