Il fenomeno dei padroncini e dei lavoratori distaccati che operano illegalmente in Ticino non riguarda solo i cantieri, ma pure i trasporti e, in particolare, quelli dei rifiuti. A confermarlo è il Consiglio di Stato che annuncia l'adozione di misure per lottare contro gli abusi nel settore messi "in atto da imprenditori stranieri, in buona parte provenienti dall’Italia".
Il Governo (valutate le conclusioni del gruppo di lavoro istituito dopo le segnalazioni di cabotaggio illegale di associazioni di categoria, autotrasportatori e vari operatori attivi nella gestione dello smaltimento), ha autorizzato il dipartimento del Territorio a adottare alcuni correttivi alla gestione dei rifiuti (sotto la quale ricadono anche gli inerti) per evitare che vengano effettuati trasporti interni con camion immatricolati all'estero.
Prevenzione e contrasto
I correttivi (condivisi anche da dipartimento Istituzioni, Sezione antifrode delle dogane e rappresentanza della polizie comunali) prevedono, da un lato, una campagna di sensibilizzazione e, dall'altro, l'introduzione di una procedura per la segnalazione delle infrazioni da parte degli operatori del settore al beneficio dell'autorizzazione cantonale.
Diem
dal Quotidiano del 12.03.2017: Trasporti illegali, più controlli