Non verrà introdotto l'obbligo del riconoscimento facciale per gli stadi di disco su ghiaccio. Per combattere l'hooliganismo, con la Lega nazionale, verranno invece approntate altre misure per tutti i club svizzeri. Per Ambrì e Lugano, che contestavano le regole volute dal direttore del DI Norman Gobbi, è una vittoria.
Due settimane fa comunque il Dipartimento, Ambrì e Lugano, si sono incontrati con il responsabile della sicurezza della Lega nazionale ed è stata decisa una strategia comune a tutti i club. Misure ancora da concordare, ma che eviteranno di penalizzare solo le due ticinesi. Di sicuro però, come detto, non il tanto contestato obbligo del riconoscimento facciale. Si prospetta invece il controllo dell'identità per le partite a rischio.
Ma ci sono novità in vista anche per il mondo del pallone. È di venerdì l'intervista al presidente dell'ASF che vuole una vendita dei biglietti centralizzata. Inoltre all'orizzonte, potrebbe anche profilarsi l'obbligo di identità per tutti. E ieri ha detto "basta" anche la consigliera federale Viola Amherd, che ha dichiarato di non essere più disposta a tollerare episodi estremi e propone il ritiro della licenza alle società coinvolte.
RG 12.30 del 2.7.2017 Stadi violenti, Amherd: "Ora basta"
RSI Info 02.07.2019, 14:44
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CSI/Quot/joe.p.