Ticino e Grigioni

Stufe per i terremotati

Il racconto dell'esperienza di due ticinesi appena rientrati dalla valle del Makalu, in Nepal

  • 19 marzo 2016, 09:05
  • 14 settembre 2023, 10:00
Permetteranno di scaldare le abitazioni e cucinare meglio

Permetteranno di scaldare le abitazioni e cucinare meglio

  • Valentina Nessi

Sono appena appena tornati dal Nepal Valentina Nessi e Daniele Foletti, presidenti di due associazioni svizzere. L'Associazione Mani per il Nepal e Vita Association hanno unito le forze per aiutare il paese poiché condividono la stessa visione e gli stessi progetti, ovvero la ricostruzione di una scuola nel distretto del Sindupalchok, il più colpito dal terremoto, e la distribuzione di stufe nei paesi di montagna nella valle del Makalu, a oltre 3'000m d'altitudine. Quest'ultimo progetto, all'apparenza semplice, è stato in realtà molto complesso e molto apprezzato della gente locale. Complesso poiché le stufe, 200 pezzi di 85kg l'uno, sono partite da Kathmandu con tre camion e hanno raggiunto un piccolo paesino di montagna chiamato Num dopo 3 giorni di viaggio e le ultime 5 ore su una strada sterrata piena di massi e fossi. Num non è la destinazione finale, ma semplicemente il luogo di distribuzione dove 200 persone, provenienti da 8 piccoli villaggi della valle del Makalu, sono venute a ritirare le loro stufe dopo 5 ore di cammino!

La distribuzione è avvenuta di mattina, ciò significa che le persone dei villaggi hanno fatto il cammino di notte, per di più sotto la pioggia. "Quando ho sentito il temporale arrivare la sera ho pensato che avremmo dovuto posticipare la distribuzione poiché a causa del brutto tempo non erano riusciti a partire. Sia io che Daniele abbiamo passato la notte in bianco, spaventati e preoccupati. La mattina seguente già alle 6 del mattino abbiamo sentito arrivare le prime persone che dalla felicità di essere arrivati e di vedere le loro stufe si sono messe a cantare e ballare, ancora con i loro vestiti fradici", racconta Valentina.

La consegna delle stufe a Num

"È stata una esperienza toccante", sottolinea Daniele, "poiché questo progetto ha dimostrato che una semplice stufa può veramente cambiare la vita di una persona e di una intera famiglia". Le stufe facilitano il riscaldamento nella casa senza dispersione di fumo e permettono anche di cucinare meglio e con meno spreco di legna. Altri villaggi hanno fatto richiesta di stufe, ora la missione delle due associazioni è di raccogliere altri soldi per rifornirli.

RedMM

Correlati

Ti potrebbe interessare