L’epoca dei bisonti della strada con le gomme lise o i dischi dei freni rotti sta finendo. Le manomissioni ora si giocano soprattutto nel campo dell’informatica, come possono toccare con mano gli specialisti del nuovo Centro di controllo dei veicoli pesanti a Giornico. In sei mesi, qui in Leventina, sono stati controllati 3'400 camion. Uno su tre non era in regola. Secondo i responsabili si tratta di un buon risultato dal punto di vista della prevenzione.
Tutto ciò tenendo conto che la grande sfida consiste oggi nello stanare i "furbetti" del tarocco informatico. Tra le modifiche vi sono quelle al cosiddetto AdBlue, il sistema antiinquinamento che viene manomesso perché, come noto, inquinare costa. Ma poi c’è anche chi modifica il veicolo (per renderlo più potente) oppure il tachigrafo (dove si monitorano guida, tempistiche ed eventuali anomalie).
Questa è appunto la vera e nuova sfida per i meccanici di Giornico, come conferma il responsabile del Centro, Franco D’Andrea: "Sono molto soddisfatto perché il personale è motivato e interessato. Lavoriamo con nuove, apposite, attrezzature che portano ad un risultato finale ottimale". Dal punto di vista della struttura tecnica, "un vantaggio è che i controlli vengono fatti mirati". Centoquaranta sono state le infrazioni gravi sinora riscontrate: "Molti sono i camion sovrappeso o con la merce collocata malamente. C’è inoltre la questione del riposo non regolare degli autisti. Queste sono le grandi problematiche".
Non tutti i mezzi che transitano da qui possono naturalmente essere passati alla lente. Sull’enorme piazzale dove c’era la vecchia Monteforno arrivano giornalmente fino a 2'000 camion, che attendono il semaforo verde per poter proseguire verso il tunnel del San Gottardo.
Il bilancio dei primi sei mesi conferma i miglioramenti dal punto di vista dei controlli. Ma anche della viabilità, come sottolinea D’Andrea: "Non abbiamo più colonne di camion sull’autostrada, per cui anche i rischi sono diminuiti. Un altro grande vantaggio, per gli autisti riguarda l’aspetto dell’igiene". Su tutto prevale, naturalmente la maggiore sicurezza nel transito del traforo: "Su 3'400 controlli abbiamo rilevato 1'080 infrazioni. Questo, secondo me, è un buon risultato".