Per le finanze cantonali, il Consiglio di Stato ticinese ha emanato alcune direttive di risparmio per i dirigenti dei Dipartimenti cantonali, ma sarebbero solo un antipasto. Spiccioli rispetto ai tagli che andranno fatti in vista del Preventivo 2024, ma se ne parlerà dopo le elezioni.
"È l'anticipo di una dieta. Una direttiva interna che indica la volontà del Governo di effettuare risparmi interni. Non è una manovra di rientro, ma indicazione di usare con parsimonia i soldi attribuiti per il 2023). Così, ai microfoni della RSI, il presidente del Governo, Claudio Zali, in merito alle 14 misure di contenimento della spesa annunciate ai funzionari dirigenti del Cantone e anticipate oggi (mercoledì) sulle colonne de La Regione.
Per fare qualche esempio si punta sul contenimento delle spese non prioritarie, la sostituzione del solo 80% dei dipendenti del cantone, la riduzione del 10% dei mandati per consulenze e perizie e così via.
Pochi milioni sui molti, moltissimi che andranno risparmiati. Perché mancano i 137 che sarebbero dovuti arrivare dalla Banca nazionale, che rendono difficile rispettare gli 80 milioni di disavanzo a preventivo. Senza dimenticare il decreto Morisoli, votato dal popolo, che chiede il pareggio dei conti entro il 2025. Toccati tutti i Dipartimenti... un assaggio dei tagli lineari che verranno fatti in futuro? "Questo non è neanche l'aperitivo di quello che succederà", dice il presidente del Governo, preannunciando che "il vero confronto, anche politico, sulle misure inizierà più avanti".