I frontalieri italiani attivi in Svizzera che effettuano il telelavoro continueranno ancora a trovarsi in una situazione di incertezza. Il 31 gennaio sono scadute le regole introdotte durante la pandemia e nessuna nuova intesa è stata raggiunta. Durante la visita a Roma della ministra delle finanze Karin Keller-Sutter, era stato convenuto con il suo omologo italiano Giancarlo Giorgetti di concludere un accordo "amichevole e transitorio" entro il 30 giugno. Ma non è stato così, non essendo state ancora formalmente ultimate le procedure interne italiane.
Dal 1° febbraio, si applicano nuovamente le regole vigenti prima dell'epidemia del coronavirus. Concretamente effettuare il telelavoro implica conseguenze fiscali per i frontalieri, ha spiegato Mario Tuor, responsabile della comunicazione presso la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie (SFII).
I frontalieri italiani impiegati in Svizzera sono 91'000, 78'000 sono attivi in Ticino.
Telelavoro frontalieri, associazioni ticinesi preoccupate
Il Quotidiano 30.06.2023, 19:00