L'offensiva di vaccinazioni proposta dal Consiglio federale venerdì, che costerà 150 milioni di franchi e che si tradurrebbe in una settimana nazionale di vaccini alla popolazione, unità mobili supplementari, offerte d'informazione personali e buoni di 50 franchi per chi convince qualcuno a farsi immunizzare, non era quella auspicata in Ticino, dove si voleva invece mantenere la gratuità dei test fino alla fine di ottobre. Tuttavia, molti punti vengono ritenuti interessanti.
Secondo il direttore del Dipartimento sanità e socialità, Raffaele De Rosa, infatti, "la strategia di test rimane un pilastro nella lotta alla pandemia per cui – dice - è importante che i test rimangano gratuiti per le persone che manifestano sintomi, che si continuino e sostengano i test ripetuti e mirati in azienda che ora permetteranno di avere anche il certificato Covid".
Per quanto riguarda i bus per la vaccinazione e la consulenza puntuale, aggiunge il responsabile del DSS, erano stati prontamente messi in atto in Ticino con successo e non bisogna fermarsi. "Continuiamo con sforzo ed impegno – spiega De Rosa – ed in particolare in questo fine settimana è previsto il walk-in tra i 12 e 15 anni a Biasca, Ascona, Tesserete e Mendrisio, per poter raccogliere le informazioni e, se lo ritengono opportuno, farsi anche vaccinare".
Proposta originale
Il Quotidiano 01.10.2021, 21:00