Il numero dei ricoverati per coronavirus in Ticino è in lento ma costante aumento, soprattutto nei reparti di cure intense, dove attualmente si trovano già 50 pazienti. Dopo l'aumento della capacità in intensiva di 7 posti in più alla Clinica Luganese Moncucco (da 19 a 26), oggi (martedì) è stato reso noto che anche la Carità di Locarno aggiunge 4 posti letto (da 32 a 36). I posti totali in cure intense in Ticino passano così da 51 a 62, ma le direzioni delle strutture avvertono che potrebbero non bastare: servono nuove misure o arriveremo in fretta alla saturazione, spiegano
Alla Carità non si potrà fare molto più di così. La soglia massima, infatti, è attorno ai 40 posti. Anche alla Clinica Luganese Moncucco non va meglio, ha confermato ai microfoni della RSI il direttore, Christian Camponovo, ma è difficile valutare quanto margine rimane.
Durante il picco della prima ondata pandemica, quando erano 76 i pazienti in cure intense, l'attività elettiva degli ospedali era ferma, così come la società nel suo complesso, dunque c'erano meno incidenti - spiega Camponovo. Oggi non è così. Di conseguenza non è detto che si potranno garantire lo stesso numero di posti disponibili durante la prima ondata.
A rendere critico il momento è il fatto che la degenza media di un paziente Covid nel reparto più acuto è decisamente maggiore rispetto a un paziente non Covid. Si parla di 10-14 giorni rispetto a 3. “Questo significa che basta l'arrivo di un paziente Covid in più al giorno perché, piano piano, tutti i letti finiscano occupati. Questa per noi è una grossa preoccupazione”.
Cure intense sotto pressione
Il Quotidiano 05.01.2021, 20:00