Vuoi i fiocchi caduti mercoledì su tutto il Ticino, vuoi per l'annuncio che venerdì arriverà altra neve, vuoi per l’approssimarsi delle vacanze natalizie, in Ticino sta aumentando la voglia di tornare sulle piste da sci. Alcune stazioni hanno ufficializzato l'avvio della stagione invernale.
La prima a permettere di sciare sarà quella di Airolo-Lüina, che prevede di aprire piattello e tappeto il prossimo sabato 11 dicembre. Per accedere della buvette sarà necessario un certificato Covid valido. Rimanendo sempre in Alta Leventina, sempre oggi la stazione principale di Airolo-Pesciüm ha comunicato che l’apertura, inizialmente pure prevista per sabato 11, verrà invece rimandata a venerdì 17 dicembre "se le condizioni di innevamento lo permetteranno".
Valbianca SA, la società che gestisce gli impianti, ha pure delineato la propria strategia in merito alle misure di protezione contro la diffusione della pandemia da coronavirus: non sarà più necessaria la prenotazione della funivia, dove però resta valido l’obbligo di mascherina a partire dai 12 anni. Il certificato Covid non sarà necessario per sciare, ma per l’accesso ai locali interni della ristorazione. Resta possibile la consumazione sulle terrazze esterne. Inoltre all’interno del bar "La Chièuna" verrà introdotto il concetto 2G a partire dai 16 anni (accesso solo a vaccinati e guariti).
Il 18 dicembre toccherà poi, sempre innevamento permettendo, alle stazioni di Carì, Prato Leventina e del Nara. In questo caso non sono ancora state fornite indicazioni relative alla regolamentazione degli accessi. A questo proposito è previsto nei prossimi giorni un incontro tra i gestori degli impianti ticinesi per capire come muoversi, in attesa di indicazioni più precise da Berna, che potrebbero giungere già venerdì (vedi correlati).
Da Bosco Gurin viene segnalato che "quasi sicuramente fino a Natale gli impianti non potranno aprire vista l’alta pressione" (meteorologica, ndr). Sugli account social della stazione si può però anche leggere che "per il week-end del 17-18 dicembre stiamo valutando di aprire la prima seggiovia, la slittovia ed il Ristorante Rossboda".
Le altre stazioni più piccole (Mogno, Peccia, Cioss-Prato, Dalpe, Neggia e Novaggio), che spesso aprono solo a ridosso del Natale, per ora non forniscono indicazioni. Come nessuna data precisa viene fornita da Campo Blenio, che, dopo l'ultima nevicata, si limita a scrivere che "il momento in cui potremo accogliervi è sempre più vicino".
Uscendo infine, anche se di poco, dai confini cantonali, dalla Mesolcina è stato annunciato che da sabato 11 dicembre a Pian Cales (San Bernardino) saranno aperti il babylift, il tapis roulant Campana e la pista slitte con tapis roulant per la risalita.
La pandemia resta ad ogni modo una delle più grandi preoccupazioni per una buona riuscita della stagione invernale, in Ticino come nei Grigioni dove, davanti al Parlamento, il direttore dell'economia pubblica Marcus Caduff ha definito "fondamentale" mantenere aperti gli impianti. Permettere l'accesso alle stazioni sciistiche dei Grigioni solo alle persone vaccinate o guarite, ma non a quelle soltanto testate, sarebbe l'"ultima ratio prima della chiusura", ha aggiunto.
Gran consiglio retico
Il Quotidiano 08.12.2021, 20:00