Ticino e Grigioni

Trasporto pubblico, passeggeri in forte aumento

Si registra un importante balzo in avanti nel 2022 - Sui treni l’incremento è stato del 20%, sui bus del 9% - Cresce però anche il traffico motorizzato privato

  • 26 ottobre 2023, 10:17
  • 26 ottobre 2023, 19:49
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RG 12.30 del 26.10.2023 Il servizio di Luca Berti

RSI Info 26.10.2023, 13:17

  • Tipress
Di: Spi 

Trasporto pubblico con il vento in poppa a sud delle Alpi. A dirlo è il Dipartimento del territorio (DT) che ha presentato giovedì le cifre del rapporto annuo sulla “Mobilità in Ticino”. Ne emerge che nel 2022 il numero di passeggeri sui treni è aumentato del 20% rispetto al 2019 (anno di confronto, non influenzato dalla pandemia), in netta contrapposizione rispetto alla diminuzione del 6% registrata a livello nazionale nello stesso periodo. In crescita, del 9%, è anche il numero dei passeggeri sui bus.

“A due anni della messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri per il traffico passeggeri e dall’introduzione della nuova offerta di trasporto pubblico, il primo bilancio è positivo”, ha commentato il DT.

Il boom di passeggeri nel Locarnese

Le variazioni della domanda si differenziano a seconda della regione considerata: il numero di passeggeri sui treni è aumentato in modo più deciso nel Locarnese (+29%), mentre nel Bellinzonese l’aumento è più contenuto (+11%) a causa del fatto che sul collegamento Locarnese - Sottoceneri non è più necessario effettuare il cambio treno a Giubiasco o Bellinzona. Anche per il trasporto su gomma, ossia su bus, la regione che ha visto l’aumento più importante è il Locarnese (+25%). Nel Mendrisiotto la crescita si è invece limitata all’1%.

Nelle sezioni del Ceneri e di Cadenazzo, dove il potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico è stato particolarmente importante, i volumi di traffico stradale sono rimasti stabili (-1%), rispettivamente sono diminuiti (-5%) a fronte di un deciso aumento dell’utenza ferroviaria (+28% e +42%).

Questi dati, secondo il DT, suggeriscono che la crescita della domanda su ferro risponda a un doppio fenomeno: “Il trasferimento di utenza dalla strada alla ferrovia, in particolare per la sezione di Cadenazzo, e la generazione di nuovi spostamenti in treno”.

Tutta la mobilità è in crescita

Dal rapporto annuo “La mobilità in Ticino”, realizzato in collaborazione con l’Ufficio cantonale di statistica, emerge che nel 2022, rispetto all’anno precedente, si è registrato un aumento generale della mobilità, sia in auto (ad eccezione del Locarnese che ha visto ridimensionarsi il forte afflusso turistico osservato negli anni caratterizzati dal Covid) sia con il trasporto pubblico. La mobilità ciclabile, che negli ultimi due anni aveva registrato un incremento senza precedenti, nel 2022 è rimasta generalmente stabile.

Traffico ai valichi e sul territorio

Nel 2022 durante i giorni feriali sono stati registrati mediamente 86’709 transiti in entrata dai valichi stradali e autostradali. Ciò corrisponde a un aumento del 21,9% rispetto al 2021, anno in cui sono stati registrati 71’132 transiti in entrata. Rispetto al 2019 (87’787 transiti in entrata) i dati rilevati nel 2022 sono inferiori dell’1,2%.

Il Luganese, tra le regioni, ha registrato in generale un leggero aumento del traffico in misura del 2%. Solamente le tratte monitorate della Galleria Vedeggio – Cassarate (Traffico giornaliero medio, 24’360) e Agno Vallone (TGM 25’061) hanno registrato crescite superiori, rispettivamente del 5,7% e 6,5%.

Il Locarnese è stata la regione che ha beneficiato maggiormente nel corso del 2020 e 2021 degli aumenti di flussi turistici a seguito della pandemia. Nel 2022 c’è stata un’inversione di tendenza che ha avuto alcune ripercussioni anche sui volumi di traffico. Le differenze maggiori sono state registrate ad Avegno – Valle Maggia (TGM 8’821) con un -5.6%. 

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