“La primavera è stata persa”, ne è convinto il direttore di Ticino Turismo, Angelo Trotta, che lunedì ai microfoni di Modem ha fatto il punto sulle sfide che dovrà affrontare il settore, travolto come altri dall’epidemia di coronavirus. “Dovremo affrontare due fasi – ha dichiarato Trotta nel corso della puntata "Senza data" -, quella di ripristino e quella di rilancio: il ripristino si avrà quando alberghi e ristoranti potranno riaprire, il rilancio quando i turisti potranno, e vorranno venire, quando non avranno più paura. La fase di rilancio probabilmente avverrà a scaglioni: prima ci saranno i visitatori svizzeri, poi quelli provenienti dall’estero”.
Apporto dei turisti autoctoni insufficiente
Si parla tanto di turisti autoctoni, di persone che devono riscoprire il territorio, "ma il loro apporto non sarà sufficiente, sarà un palliativo”, ha aggiunto il direttore di Ticino Turismo.
“Dovremo focalizzarci prima sui turisti di Oltralpe – ha spiegato ancora Trotta –, per poi passare ai mercati di prossimità, come la Germania, quando le frontiere riapriranno, e in ultimo, forse addirittura nella seconda metà del 2021, sui turisti di Oltreoceano”.
Angelo Trotta
Concorrenza fortissima
Il rilancio, ha avvertito Trotta, sarà duro, poiché tutte le destinazioni turistiche svizzere e del mondo investiranno tantissimo nel rilancio: la concorrenza sarà fortissima e la domanda debole, poiché in molti saranno toccati economicamente e la predisposizione a viaggiare sarà minore.
Problema di sussistenza per Ticino Turismo
Il cantone sostiene Ticino Turismo e i comuni le organizzazioni turistiche regionali (OTR) ma, ha sottolineato, ma uno dei pilastri di questo finanziamento sono le tasse turistiche e che sono ridotte quasi a zero: “Avremo un problema di sussistenza, non solo di mancanza di investimenti”.
Modem: edizione del 20.04.2020