Un caso che non cambia nulla

L'allentamento un paio di settimane fa delle misure di protezione nelle case per anziani ticinesi - con l'autorizzazione in particolare delle visite in camera - non è rimesso in discussione dal caso di positività registrato fra i residenti della Solarium di Gordola, una trentina dei quali sottoposti a tampone dopo che era risultato contagiato un visitatore.

"Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra libertà e sicurezza", sottolinea il dottor Franco Tanzi, coordinatore del gruppo che si occupa delle case di riposo, "abbiamo optato per un'apertura a mio giudizio prudente e proporzionata, che non viene inficiata dall'insorgenza di un caso. Questa infezione in un certo senso era attesa, vedendo le cifre nel resto della società."

"Non vogliamo stringere di più come in passato", afferma, perché se allora le restrizioni "erano adeguate", ci si era anche resi conto degli "effetti collaterali" sotto forma di solitudine e di una tendenza in alcuni ospiti a lasciarsi andare.