Ticino e Grigioni

Un sostegno per le verdure ticinesi

Presentato a Camorino un progetto per promuovere la produzione orticola locale, la stagionalità, la sostenibilità ambientale puntando anche a una maggiore informazione per gli utenti

  • 27 aprile, 18:59
  • 29 aprile, 08:14
02:44

SEIDISERA del 27.04.24, il servizio di Romina Lara

RSI Info 27.04.2024, 18:53

  • keystone
Di: Seidisera/sdr 

Ha preso il via il progetto “Sosteniamo le Verdure Ticinesi“, dedicato a promuovere la produzione orticola locale, la stagionalità dei diversi ortaggi e la sostenibilità ambientale, per il quale l’Associazione Orticoltori Ticinesi ha lanciato anche una raccolta fondi.

La presentazione di tale progetto, venerdì a Camorino, ha permesso di incontrare gli orticoltori locali, ascoltare le loro storie, la loro attività e comprendere il lavoro che sta dietro la coltivazione e la raccolta delle verdure per un’attività che ha la necessità di essere “conosciuta” anche attraverso filmati educativi e strumenti interattivi. Tiziano Pedrinis, il segretario dell’associazione OrTi che raggruppa i produttori di ortaggi ticinesi, ritiene che nel cantone si consuma troppo poco rispetto a quanto viene prodotto.

Da una parte c’è l’agricoltore che coltiva le verdure, dall’altro il consumatore che si reca al supermercato, in un qualunque punto vendita, e si trova a scegliere cosa acquistare. In mezzo ci sono tante variabili le tecniche, la meteo, la stagionalità, i diversi modi di produrre, tutti aspetti che l’associazione, che conta circa 50 soci, vuole far conoscere ai consumatori, accorciando le distanze fra i due mondi.  Proprio su questi temi i coltivatori ricevono spesso le domande dei consumatori, sovente curiosi di sapere da dove vengono prodotti stagionali che sono presenti alla vendita anche tutto l’anno. L’idea per sopperire a questo bisogno di conoscenza è quella, come detto, di fare informazione, divulgazione anche tramite eventi interattivi e filmati educativi per poi andare nelle varie aziende o nelle varie tipologie di produzione e mostrare più nel dettaglio le diverse realtà, come spiegato dal presidente Andrea Zanini.

Il budget è tuttavia limitato ed è per questo che l’Associazione ha lanciato anche una raccolta fondi su progetti ad hoc, considerato pure l‘importante impatto economico di questo settore orticolo per il Ticino, che fa grossomodo un quarto di tutto il prodotto lordo dell’agricoltura cantonale, circa 25 milioni all’anno. Con il 70% della produzione ticinese di ortaggi che finisce oltre San Gottardo. Isabella Regusci, produttrice locale, ha raccontato alla RSI la sua esperienza in questo settore, il valore della vendita diretta nel negozio di famiglia e quanto questa modalità abbia aspetti positivi a partire dal rapporto con il consumatore che, per esempio, in tempo di pandemia ha scoperto il “potere di questo acquisto”. Fuori dal negozio, ha riferito, c’erano “le code che aspettavano di acquistare le verdure, era bellissimo, avevamo tantissimo lavoro però era proprio soddisfacente”.


       

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