Domenica in Ticino sarà una giornata all’insegna delle aggregazioni comunali. Al voto popolare, e consultivo, saranno infatti sottoposti tre progetti e, se verranno approvati, il numero di comuni ticinesi scenderà a quota 100.
In particolare si deciderà il futuro dei progetti tra Bodio e Giornico, tra Prato Leventina e Quinto e la creazione del nuovo comune di Lema, che in Malcantone raggrupperebbe Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio. Aggregazioni dovute allo stato di necessità oppure a questioni di opportunità?
“Nella Bassa Leventina sostanzialmente si riprende un precedente progetto aggregativo - spiega alla RSI il capo della Sezione Enti locali Marzio Della Santa -, anche se i comuni toccati saranno solo due, Giornico e Bodio. I due progetti in Leventina, in bassa e alta valle, sono essenzialmente progetti dettati dalla necessità, ma che hanno comunque delle componenti di opportunità. Diversa invece la situazione in Malcantone, dove pure ci sono dei comuni in difficoltà, ma nel complesso si tratta soprattutto di cogliere le opportunità che il territorio offre”.
Un Ticino a 100 comuni: “La politica aggregativa sta dando i suoi frutti”
Come scritto se i tre progetti dovessero andare tutti a buon fine, il canton Ticino si ritroverebbe con “soli” 100 comuni: “Una cifra tonda e significativa – prosegue ancora Della Santa –, se pensiamo che siamo partiti dai 245 di 23 anni fa. Direi che tutto sommato la politica cantonale a favore delle aggregazioni ha dato decisamente i suoi frutti”.
Come sempre, quando si parla di progetti aggregativi, le votazioni popolari saranno consultive, e dunque non strettamente vincolanti. L’ultima parola in questi casi spetta infatti al Gran Consiglio cantonale.