Ticino e Grigioni

Una maxi evasione agita le luci rosse

A Chiasso l'amministrazione federale delle contribuzioni ha effettuato un blitz in un postribolo. Nel Luganese arrestato il direttore di un locale erotico

  • 2 dicembre 2022, 18:02
  • 6 luglio 2023, 07:10

Seidisera 18.00 del 02.12.2022 Il servizio di John Robbiani

RSI Info 02.12.2022, 19:28

  • Tipress
Di: John Robbiani

Una maxi evasione fiscale, ancora da quantificare, ma si parla di diversi milioni di franchi non dichiarati, è all'origine di un blitz effettuato nelle scorse settimane dall'amministrazione federale delle contribuzioni in un locale a luci rosse di Chiasso. Al termine dell'operazione, durante la quale sarebbe stato sequestrato anche del materiale informatico, l'autorità ha ordinato il blocco dei conti correnti e anche di averi riconducibili ai proprietari del locale. I diretti interessati, che si sono affidati a degli avvocati, contestano l'evasione.

Non è la prima volta che l'Amministrazione federale si occupa di luci rosse in Ticino. Negli ultimi anni diversi altri locali sono finiti nel mirino del fisco. L'accusa è quella di aver dichiarato entrate inferiori o molto inferiori a quanto realmente incassato attraverso la ristorazione e l'affitto chiesto alle ragazze per l'uso delle camere. Nel caso citato gli approfondimenti fiscali riguarderebbero il postribolo di Chiasso, ma anche altri due locali a luci rosse, uno nel Luganese e uno nel Bellinzonese, appartenenti allo stesso gruppo e nel frattempo chiusi. Gli approfondimenti fiscali, infatti, tornano indietro di molti anni.

Il direttore in manette per reati finanziari

Ma non è la sola inchiesta penale che agita il settore della prostituzione. Stando a nostre informazioni, il direttore di un locale a luci rosse del Luganese è stato arrestato e si trova ancora oggi in stato di detenzione preventiva e sospettato di aver commesso reati finanziari e dunque appropriazione indebita e amministrazione infedele. Piuttosto ingente l’ammontare del denaro che l'uomo avrebbe, il condizionale è d'obbligo, sottratto alla società. L'inchiesta è presumibilmente partita dai proprietari del locale.

Dietro i massaggi la prostituzione: due arresti

Infine, sempre venerdì, il Ministero Pubblico ha dato notizia dell'arresto di due persone, una ungherese di 50 anni e un italiano di 47, accusati di aver gestito un giro irregolare di prostituzione in due centri massaggi del Luganese. Locali, tra l'altro non annunciati alle autorità.

Nel frattempo i due sono stati scarcerati, ma la lista delle ipotesi di reato avanzata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni è piuttosto lunga. Usura, promovimento della prostituzione, esercizio illecito della prostituzione e impiego di stranieri sprovvisti di permesso. I due riscuotevano parte dei guadagni delle prostitute che esercitavano nei loro locali.

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SEIDISERA 02.12.2022, 19:07

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