Una maxi evasione fiscale, ancora da quantificare, ma si parla di diversi milioni di franchi non dichiarati, è all'origine di un blitz effettuato nelle scorse settimane dall'amministrazione federale delle contribuzioni in un locale a luci rosse di Chiasso. Al termine dell'operazione, durante la quale sarebbe stato sequestrato anche del materiale informatico, l'autorità ha ordinato il blocco dei conti correnti e anche di averi riconducibili ai proprietari del locale. I diretti interessati, che si sono affidati a degli avvocati, contestano l'evasione.
Non è la prima volta che l'Amministrazione federale si occupa di luci rosse in Ticino. Negli ultimi anni diversi altri locali sono finiti nel mirino del fisco. L'accusa è quella di aver dichiarato entrate inferiori o molto inferiori a quanto realmente incassato attraverso la ristorazione e l'affitto chiesto alle ragazze per l'uso delle camere. Nel caso citato gli approfondimenti fiscali riguarderebbero il postribolo di Chiasso, ma anche altri due locali a luci rosse, uno nel Luganese e uno nel Bellinzonese, appartenenti allo stesso gruppo e nel frattempo chiusi. Gli approfondimenti fiscali, infatti, tornano indietro di molti anni.
Il direttore in manette per reati finanziari
Ma non è la sola inchiesta penale che agita il settore della prostituzione. Stando a nostre informazioni, il direttore di un locale a luci rosse del Luganese è stato arrestato e si trova ancora oggi in stato di detenzione preventiva e sospettato di aver commesso reati finanziari e dunque appropriazione indebita e amministrazione infedele. Piuttosto ingente l’ammontare del denaro che l'uomo avrebbe, il condizionale è d'obbligo, sottratto alla società. L'inchiesta è presumibilmente partita dai proprietari del locale.
Dietro i massaggi la prostituzione: due arresti
Infine, sempre venerdì, il Ministero Pubblico ha dato notizia dell'arresto di due persone, una ungherese di 50 anni e un italiano di 47, accusati di aver gestito un giro irregolare di prostituzione in due centri massaggi del Luganese. Locali, tra l'altro non annunciati alle autorità.
Nel frattempo i due sono stati scarcerati, ma la lista delle ipotesi di reato avanzata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni è piuttosto lunga. Usura, promovimento della prostituzione, esercizio illecito della prostituzione e impiego di stranieri sprovvisti di permesso. I due riscuotevano parte dei guadagni delle prostitute che esercitavano nei loro locali.
Prostituzione in Ticino: qualcosa si muove
SEIDISERA 02.12.2022, 19:07