Scuse alle vittime, nuovo comitato completato e sguardo al futuro. Si è tenuta oggi (sabato) l’attesa assemblea ordinaria dell’Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana, a tutti nota come Unitas. Attesa perché l’incontro doveva anche chiudere un cerchio, ovvero quello delle misure correttive imposte dal Cantone dopo la vicenda delle molestie sessuali da parte di un ex dirigente su alcuni soci.
Il cerchio si è in effetti chiuso con la seconda tappa del rinnovo totale del comitato e con l'arrivo di un regolamento organico, che vuole garantire una conduzione ordinata ed efficace dell'associazione, dando ruoli chiari, evitando conflitti di competenze e imponendo dei flussi informativi tracciabili.
Interventi introdotti per colmare mancanze, collegate anche alla vicenda delle molestie, su cui si è cercato di voltare definitivamente pagina con le scuse alle vittime da parte della vicepresidente uscente. Quelle scuse che erano sembrate mancare nell'assemblea straordinaria del 25 marzo scorso. Scuse "tardive" le ha definite una diretta interessata, ma che "sono un inizio di riconciliazione", ha aggiunto.

Unitas volta pagina
Il Quotidiano 27.05.2023, 19:00
Fabio Casgnola resta unico presidente
Da dove si parte quindi per ricucire gli strappi? “Si ricuce naturalmente stando insieme – dice alla RSI il presidente Fabio Casgnola –, lavorando insieme, partecipando insieme alle attività e informando con regolarità… questo è stato detto anche oggi ed era già arrivato come suggerimento nell’ultima assemblea. Penso sia fondamentale: più si informa, meno ci sono possibilità di incomprensioni”.
Durante l’assemblea come accennato è stato pure eletto il nuovo comitato, con cinque nuovi volti scelti tra sei candidati. Affiancheranno Fabio Casgnola e Franco Lazzarotto, entrambi vedenti. I nuovi eletti sono Marinella Botta Cinelli, Giuseppe Failace, Jari Ferrari, Luca Guastalla e Flippo Martinoli. Tutti ciechi o ipovedenti, un aspetto che ha la sua importanza, considerato che uno degli argomenti più discussi è stata proprio la necessità o meno di avere un presidente cieco o ipovedente.
“In comitato sono ora cinque su sette – commenta ancora Casgnola – , è quindi garantita la loro fondamentale presenza, anche perché è proprio da loro che potranno arrivare dei suggerimenti di tipo pratico. Non credo però – ed è stato anche detto – che la proposta sulla presidenza fosse stata fatta in chiave anti-presidente vedente. D’altra parte io ho già segnalato in più occasioni che il mio mandato cesserà nella primavera del 2025 e la mia deve quindi essere vista come una presidenza di transizione”.
In concreto la proposta prevedeva di affiancare un co-presidente non vedente a Casgnola. È stata bocciata. A questo proposito, prima dell’assemblea alcune indiscrezioni dicevano che qualcuno avrebbe chiesto le dimissioni anche del direttore, ma durante l’incontro anche chi aveva l'intenzione di parlarne non ne ha accennato. Segno, da quanto sappiamo, che si vogliono trovare soluzioni.
All’assemblea odierna in sala era presente anche un rappresentante della Federazione svizzera dei ciechi, che dovrebbe approvare i nuovi statuti di Unitas. Un passo formale, come ha spiegato il rappresentante della federazione Giuseppe Porcu: “Verranno semplicemente inoltrati al nostro legale, che controllerà che siano in linea con gli statuti della FSC”.
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