Gli accertamenti eseguiti su quanto avvenuto in seno all’Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana (Unitas) hanno fatto emergere segnalazioni di molestie sessuali, tutte ascrivibili alla stessa persona (un ex dirigente anche ai vertici delle due fondazioni collegate), in un periodo di oltre 25 anni: dal 1994 al 2021, ma soprattutto dopo il 2000.
Lo rivela il Consiglio di Stato che ha diffuso le risposte date alle interrogazioni presentate sul caso che gli chiedevano di fare luce su quanto emerso tramite le verifiche dell’esperta esterna cui è stato chiesto di procedere all’audit. Una questione sulla quale il Governo condivide la necessità di fare piena chiarezza, nel rispetto della personalità delle persone coinvolte e, soprattutto, di chi ha testimoniato su quanto patito in prima persona o da altri. Complessivamente sono state raccolte 19 segnalazioni. Inoltre sono state raccolte le testimonianze di 17 persone, alcune delle quali ancora attive in seno a Unitas, tra cui 6 dipendenti, 3 direttori e 7 membri di comitato.
L’azione del Governo, viene spiegato, ha avuto due obiettivi. Da un lato comprendere i motivi per i quali le molestie sessuali siano potute avvenire senza essere percepite e affrontate "in modo tempestivo e adeguato". Dall'altro predisporre gli strumenti affinché affinché una situazione di "tale gravità" non accada nuovamente.
In comitato un rappresentante dello Stato
I chiarimenti dati dal Governo - in risposta agli atti giunti da parte di diversi deputati, i primi firmatari sono Marco Noi e Matteo Pronzini – permettono anche di specificare quali siano le misure che l’Associazione dovrà adottare per “ripristinare il rapporto di fiducia con l’ente sussidiante alla base del finanziamento cantonale”. Si tratta di una serie di interventi che, oltre alla revisione dello statuto e all’introduzione di nuove regole interne, comprendono pure la valutazione del rapporto di impiego del direttore e il ricambio completo dei membri di comitato in cui vi sarà nuovamente un rappresentante dello Stato. Si esclude però il commissariamento dell’intera direzione di Unitas.
Unitas: gestione e organizzazione da rifare
Il Quotidiano 16.12.2022, 20:00
Il Consiglio di Stato ribadisce che gli elementi raccolti non mettono in discussione la qualità del servizio offerto all’utenza. Quanto emerso non diventerà però di dominio pubblico tramite una pubblicazione integrale del rapporto, già anonimizzato, consegnato all'Esecutivo cantonale. Le persone direttamente coinvolte, già lo scorso 16 dicembre, sono però state informate di quanto emerso, della possibilità di rivolgersi al servizio di aiuto alle vittime e di poter avere una restituzione individuale da parte dell'esperta esterna, l'avvocata Raffaella Martinelli Peter.
A chi chiedeva delucidazioni sulla posizione di Manuele Bertoli che di Unitas è stato ai vertici dal 2002 fino all'elezione in Governo nel 2011, il Consiglio di Stato specifica che durante le discussioni sul caso non si è astenuto e di non ritenere necessario fare una discussione in sua assenza.
In una nota il consigliere di Stato Manuele Bertoli, quanto alla sua non astensione, precisa che durante la seduta di fine 2022, il Governo doveva prendere atto dei risultati dell’audit su Unitas e formulare eventuali osservazioni. Ha preso atto del rapporto unitamente ai colleghi senza esprimere nessun commento.
Unitas: “Siamo stupiti”
“Siamo stupiti dell'improvviso cambiamento di rotta del governo (tra le misure intimate si legge: “ri-cambio completo dei membri di Comitato” di UNITAS), dopo che negli ultimi mesi, in seguito alla conclusione dell'audit dell'avvocata Martinelli, abbiamo collaborato in perfetto accordo per la messa in pratica delle indicazioni scaturite dall'audit e auspicate dal Dipartimento Socialità e Sa-nità e dalla Divisione dell'Azione Sociale e delle Famiglie. Il Comitato aveva garantito che avrebbe convocato un'assemblea straordinaria, alla quale tutti i membri avrebbero rimesso il proprio man-dato, lasciandole il compito di definire la sua futura composizione”. Lo si legge in un comunicato diramato in serata dalla stessa Unitas, che aggiunge: “Il Comitato darà seguito alle indicazioni del Consiglio di Stato e nelle prossime settimane indirà l'assemblea straordinaria, lasciando all'organo supremo dell'UNITAS le decisioni sul futuro”. Il comitato, nella nota, spiega di voler precisare che in diversi articoli di stampa si sono avanzati sospetti, insinuazioni e accuse di “copertura”, ma che si tratta di “accuse senza fondamento”.