Ticino e Grigioni

"Variante inglese osservata speciale"

Merlani: in Ticino "cifre ora stabili", sono 195 i casi di varianti mutate" - Prudenza sui test di massa, verso allentamenti nelle case anziani

  • 5 febbraio 2021, 13:36
  • 22 novembre, 17:40
02:24

Prima pagina del 05.02.2021 - La diretta di Agata Galfetti

RSI Info 05.02.2021, 13:34

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Di: pon 

“Siamo in una fase di discesa dopo una lunga seconda ondata, ma è vero che negli ultimi giorni le cifre sembrano stabili. Il tasso di riproduzione Rt era sceso addirittura solo 0.7 ma mi aspetto che si riavvicini a 1": Giorgio Merlani ha riassunto così la situazione epidemiologica attuale in Ticino, nella conferenza stampa di oggi, venerdì, a Bellinzona. Restano "osservate speciali" le varianti mutate del virus, delle quali sono stati constatati finora 195 casi (erano un'ottantina alla fine del mese scorso), in forte aumento sia in termini assoluti che percentuali, rispetto al totale dei contagi: "siamo fra il 10 e il 25%", ha stimato il medico cantonale.

Casi di variante inglese - più contagiosa, va ricordato - sono stati constatati anche in istituti scolastici. Ultimi esempi, quello di Tenero-Contra, di cui è stata ordinata la temporanea chiusura, e la scuola dell'infanzia di Bedano. Per i bambini più piccoli, che in classe non portano la mascherina, la prassi prevede ormai sempre una quarantena di classe, ha spiegato Merlani, che non è invece automatica dalle medie in poi, dove invece la protezione è indossata. Attualmente, ha poi elencato, "ci sono 5 allievi in isolamento alla scuola dell’infanzia, 30 alle elementari, 14 alle medie, 11 nel medio superiore e 12 nel professionale".

Non sarà seguito, non subito almeno, l'esempio grigionese dei test di massa a scuola

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Test di massa

I test di massa non sono comunque ancora all'ordine del giorno: la Confederazione ha annunciato che se ne assumerà i costi, ma in Ticino la questione "è ancora oggetto di riflessione" perché l'evidenza scientifica della loro utilità è "ancora scarsa". Bisognerà soppesare "dove il gioco vale la candela", ha spiegato Merlani, perché per esempio testare regolarmente "i 55'000 allievi delle scuole ticinesi sarebbe uno sforzo notevole" pensabile unicamente se da esso dovesse dipendere il proseguimento dell'insegnamento in presenza.

I parrucchieri non potranno tornare al lavoro dopo una quarantena abbreviata: la distanza non è assicurata

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Quarantena abbreviata non per tutti

Altra possibilità offerta a livello federale, quella della quarantena abbreviata con un test effettuato al settimo giorno. Serve il via libera dell'autorità sanitaria cantonale, che in Ticino, ha preannunciato Merlani, sarà particolarmente prudente: sarà data luce verde solo in caso di contatto con una variante classica e non inglese, se il test effettuato sarà PCR e non rapido e per la ripresa anticipata di un'attività professionale che garantisca non solo l'uso della mascherina ma anche le distanze: niente da fare, quindi, per "parrucchieri, massaggiatori, infermieri,...". Il tampone, ha ricordato ancora il medico cantonale, non sarà gratuito ma a carico del richiedente o del suo datore di lavoro che lo rivuole al più presto.

Nelle case anziani riprenderanno le visite... con prudenza

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Allentamenti nelle case anziani

Infine, Merlani ha confermato anche un imminente allentamento (le relative direttive sono attese a breve) per le visite in case anziani, istituti psichiatrici, riabilitativi e ospedali. In particolare, per le prime, si tornerà a un regime che permetterà delle visite, anche se con limitazioni, come era il caso fino a dicembre. Le restrizioni adottate in seguito, ha ricordato, si giustificavano anche con la necessità di sostenere la campagna di vaccinazione e hanno dato dei risultati: i residenti positivi si contano ormai sulle dita di una mano. Non si ritiene ancora che sia l'effetto anche del vaccino: la somministrazione della seconda dose è partita solo giovedì e l'immunizzazione sarà considerata totale solo dal 18 febbraio, sette giorni dopo la conclusione di questa seconda fase.

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