Ticino e Grigioni

Violenze sulla moglie, condannato a otto anni di carcere

Lo ha deciso il giudice Ermani: i comportamenti dell’uomo considerati “estremamente gravi” - Decisa anche l’espulsione per 10 anni dalla Svizzera

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La sentenza

  • © Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Di: Marcello Ierace/AlesS 

È stato condannato a otto anni di carcere e all’espulsione per 10 anni dalla Svizzera dal giudice Mauro Ermani il 36enne serbo residente nel Bellinzonese accusato di aver inflitto violenze, anche sessuali, alla moglie per oltre un decennio.

“Padrone assoluto”

I comportamenti dell’uomo, è stato detto, sono “estremamente gravi: ha assunto in casa comportamenti da padrone assoluto”. Ricordiamo che la procuratrice pubblica Valentina Tuoni aveva chiesto 18 anni di scontare e un’espulsione per 15 anni in quanto riteneva che l’uomo fosse responsabile in ben sette occasioni di tentato omicidio. “Per sette volte - aveva detto la PP - la moglie è arrivata ad un passo dalla morte”. L’avvocato della difesa Elisa Lurati aveva invece proposto il proscioglimento dell’uomo da tutti i capi d’accusa, compresi i reati finanziari così come il possesso e uso di cocaina.

La versione dell’uomo non è risultata credibile

Determinante è stato, secondo il giudice, il livello di credibilità delle versioni presentate dalla presunta vittima e dal presunto autore. I racconti della moglie hanno evidenziato una linearità nelle dichiarazioni, ci sono inoltre riscontri oggettivi dei fatti, come i referti medici e le testimonianze delle figlie, in particolare, ma anche di altre persone vicine alla donna. Per contro la versione dell’uomo - che aveva parlato di un complotto ordito contro di lui da parte della famiglia della moglie - non è risultata credibile: troppe le contraddizioni, le affermazioni ritrattate, le smentite di testimoni. Insomma, del complotto, ha detto Ermani, non vi è minima traccia. Ciononostante, le azioni dell’uomo, pur violente e inserite in una relazione definita tossica, non possono essere inserite in un contesto giuridico di tentato omicidio. In alcuni casi non ci sono elementi per confermare l’intenzione del marito a voler uccidere la moglie, mentre in altri il tentato omicidio è stato derubricato in messa in pericolo della vita altrui. Sono stati invece confermati i ripetuti reati di violenza sessuale, coazione, lesioni, vie di fatto e minacce, così come gran parte dei reati finanziari.

02:24

Dieci anni di violenze contro la moglie

Il Quotidiano 25.11.2024, 19:00

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