Lunedì niente lezioni alla Franklin University Switzerland di Sorengo. Una decisione presa per precauzione e in attesa della decisione delle autorità cantonali in merito all'epidemia di coronavirus. La comunicazione è stata data domenica agli studenti, con la raccomandazione di non aggregarsi, di non stare in pubblico, di evitare le folle, e anche di evitare manifestazioni quali il Rabadan. “È per precauzione", hanno dichiarato i rappresentanti dell'istituto, "non stiamo creando il panico”.
"Le classi rimangono chiuse oggi, 24 febbraio, ma l'Università rimane aperta e aspettiamo le disposizioni cantonali per capire come muoverci nei prossimi giorni", spiega la direttrice del marketing Sara Fedele, "Molti dei nostri studenti arrivano dagli Stati Uniti quindi ci teniamo particolarmente a rassicurare anche i genitori". "Si tratta forse di una misura un po'eccessiva", ammette poi Fedele, "ma abbiamo preferito fare così".
Il problema, per ora, non si pone invece all'American School: le classi elementari non hanno scuola, causa vacanze di carnevale, mentre le scuole medie sono in settimana bianca a St. Moritz e Crans-Montana. Anche le superiori sono in gita, ma in questo caso chi aveva in programma di recarsi in Italia (Roma e Siena), ha cambiato destinazione, e chi doveva partire dallo scalo di Milano ha cancellato il volo ed è partito da Zurigo.
Niente cancellazione delle lezioni all'Università della Svizzera Italiana e alla SUPSI, ma rimane comunque alta l'allerta: le misure elencate dall'USI e già attive da inizio gennaio riguardano soprattutto gli studenti tornati in Svizzera dalla Cina. A loro si chiede di rispettare una quarantena di 14 giorni.
Anche la ditta Schindler di Locarno ha preso delle precauzioni: i dipendenti la cui presenza in fabbrica non è necessaria sono incentivati a usare mezzi di smart working ma le attività proseguono come di norma e misure igieniche sono state prese come da raccomandazioni dell'OMS e delle autorità.
Coronavirus, le misure delle scuole
Il Quotidiano 24.02.2020, 20:00