Il processo al 36 enne ex sergente dell’esercito svizzero Johan Cosar, che da mercoledì si tiene davanti alla giustizia militare di Bellinzona, non è ancora entrato nel vivo a causa delle formalità processuali preliminari.
Alla sbarra, con Cosar, compare anche il cugino 30enne, che non ha combattuto in Siria, ma per aver condiviso sui social materiale di propaganda e risposto agli interessati è pure accusato di aver arruolato o tentato di arruolare combattenti da mandare in Siria.
“Volevo solo difendere la comunità cristiana sotto attacco da parte dell’IS” ha spiegato l’imputato principale davanti ai giudici. Sceso nel suo paese d’origine nel 2013 inizialmente come giornalista indipendente aveva in seguito deciso di combattere nel Syriac Military Council, milizia della quale aveva in seguito assunto il comando.
Per questo è accusato dalla giustizia militare di aver prestato servizio per un esercito straniero senza l’autorizzazione del Consiglio federale. Il 36enne, che attualmente opera per un'organizzazione umanitaria in Iraq, rischia fino a tre anni di reclusione. I giorni di dibattimento previsti sono tre con uno di riserva.
Cosar a processo, la diretta di Francesco Lepori
Telegiornale 20.02.2019, 13:30