Credit Suisse (CS) ha annunciato nella notte tra mercoledì e giovedì che prenderà in prestito dalla Banca nazionale svizzera (BNS) fino a 50 miliardi di franchi per “rafforzare” il gruppo il cui titolo è precipitato in borsa. La nota segue le dichiarazioni fatte dalla BNS che nella serata di mercoledì aveva affermato di essere pronta a intervenire con liquidità. Allo stesso tempo, CS ha comunicato una serie di riacquisti di debito per un valore di circa tre miliardi di franchi. “Queste misure sono una mossa decisiva per rafforzare il Credit Suisse, mentre continuiamo la nostra trasformazione strategica per fornire valore ai nostri clienti", ha dichiarato Ulrich Körner, amministratore delegato del gruppo bancario.
Una seduta straordinaria del Governo
Il Consiglio federale ha previsto per oggi, giovedì, una seduta straordinaria su Credit Suisse. Lo hanno confermato all'ATS-Keystone fonti ben informate dell'amministrazione federale. Le discussioni durante la riunione verteranno sulle difficoltà della grande banca elvetica. Non è ancora chiaro se l'esecutivo prenderà delle decisioni
Una giornata da dimenticare
Nella giornata di ieri, mercoledì, il titolo di Credit Suisse è dapprima precipitato a 1,56 franchi (con una perdita secca del 30% sull’apertura). Dopo aver toccato il suo minimo di sempre, dalle 14:30 in avanti l’azione ha iniziato a risalire, verso le 16:00 oscillava attorno a 1,90 (-15%), per poi ridiscendere e chiudere a 1,697 (-24%). Le ultime difficoltà dell’istituto sono da ricondurre alle indicazioni espresse dal principale azionista, la Saudi National Bank (SNB): il presidente dell'istituto saudita Ammar Al Khudairy ha infatti escluso ulteriori aiuti finanziari alla banca.
Credit Suisse, storia di un mito in cerca di un futuro
RSI Info 11.11.2022, 18:00
Contenuto audio
Per saperne di più: l'edizione speciale di Modem
Il tonfo del Credit Suisse
Modem 16.03.2023, 09:10
Contenuto audio