Il bilancio provvisorio del terremoto di magnitudo 7.2 che sabato alle 8:29 (14:29 ora svizzera) ha colpito Haiti è stato aggiornato a 724 morti e oltre 2'800 feriti stando a quanto riferito dai servizi di protezione civile del Paese. Le ultime stime delle autorità enumerano 500 vittime nel sud, 100 a Grand'Anse, 122 a Nippes e 2 nel nord-ovest.
Sul posto si ha notizia di moltissime case crollate, anche chiese e altri edifici storici. Ma secondo l'Usgs, l'istituto geosismico statunitense, la situazione è da "allerta rossa" e potrebbe comportare la morte di migliaia di persone. Le squadre di soccorso sono al lavoro nella speranza di trovare dei sopravvissuti. Molti edifici sono crollati intrappolando centinaia di persone, con i residenti mobilitatisi per aiutare nei soccorsi. "I primi interventi, effettuati da soccorritori professionisti ma anche dalla popolazione, hanno permesso di estrarre molte persone dalle macerie", hanno sottolineato i servizi di protezione civile.
Il primo ministro haitiano Ariel Henry sta raggiungendo le aree più devastate del paese dopo il terremoto. "Ho già mobilitato l'intero team del Governo per adottare tutte le misure necessarie con urgenza", si legge nel tweet del primo ministro.
Joe Biden "ha autorizzato una immediata risposta Usa e ha nominato l'amministratrice dell'agenzia UsAid Samantha Power come alto dirigente americano per coordinare questo sforzo", ha riferito la Casa Bianca.
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