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Tentati da nuove elezioni

Giornata clou per le consultazioni. M5S e Lega senza accordo, si fa strada l'ipotesi di tornare al voto a giugno

  • 5 aprile 2018, 12:45
  • 23 novembre, 01:58
Il leghista Salvini: "Se tutti rimangono sulle loro posizioni si va a votare a giugno o a ottobre"

Il leghista Salvini: "Se tutti rimangono sulle loro posizioni si va a votare a giugno o a ottobre"

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La seconda giornata di consultazioni per formare il Governo italiano si è aperta sull'onda dello strascico dei veti incrociati di mercoledì, che continuano a impedire la formazione di un Esecutivo.

Il "dicktat" posto dal Movimento 5 Stelle di Di Maio su Silvio Berlusconi (Forza Italia) che blocca il dialogo tra il M5S e la Lega di Salvini, come l'indisponibilità a qualsiasi trattativa del Partito Democratico (perlomeno la parte capitanata da Renzi), spalancano lo scenario di nuove elezioni. Voci di Palazzo parlano di due date possibili: 17 o 24 giugno.

"Speriamo di poter incontrare il prima possibile Lega e PD per capire quali siano le loro proposte... Scelgano da che parte stare", scrive in un post Di Maio. Secca la replica di Salvini: "Qualcuno alla fine dovrà cedere, perché se tutti rimangono sulle loro posizioni si va a votare o a giugno o a ottobre".

Dopo l'ultimo colloquio, previsto alle 16.30 con Di Maio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella deciderà la mossa successiva. Probabile un nuovo giro di consultazioni, settimana prossima.

Ansa/M. Ang.

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