Il capo dello Stato islamico nel Sahara, Adnan Abu Walid al Sahrawi, è stato "neutralizzato" dalle forze francesi, ha annunciato nella notte fra mercoledì e giovedì su Twitter il presidente Emmanuel Macron, per il quale si tratta di "un nuovo grande successo nella lotta al terrorismo".
Al Sahrawi, ex membro del Fronte Polisario e poi di al Qaida nel Maghreb, aveva fondato il suo gruppo nel 2015. Nel corso di un vertice tenutosi nel 2020 a Pau era stato designato come "nemico prioritario", perché considerato l'ispiratore e organizzatore della maggior parte degli attacchi perpetrati nella cosiddetta zona delle tre frontiere, fra Mali, Niger e Burkina Faso. Fra i bersagli della sua organizzazione, i cui vertici erano già stati decimati nel mesi scorsi dai militari transalpini, non c'erano solo la popolazione civile e le forze sicurezza locali: nel 2017 erano stati presi di mira per esempio anche soldati statunitensi (quattro vennero uccisi insieme ad altrettanti nigerini) e nel 2020 furono assassinati sei operatori umanitari francesi.
L'operazione Barkhane si avvia alla conclusione
Macron aveva annunciato recentemente la fine imminente dell'operazione Barkhane attiva dal 2013 nella regione, che dovrà lasciare spazio a una coalizione internazionale.
Ucciso leader ISIS nel Sahara
Telegiornale 16.09.2021, 14:30
Notiziario 05.00 del 16.09.2021
RSI Info 16.09.2021, 09:19
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