Ai pulcini biologici svizzeri viene iniettato un vaccino con un ingrediente geneticamente modificato per combattere una malattia aviaria contagiosa. Lo ha rivelato ieri, mercoledì, con il programma televisivo della SRF “Rundschau”.
A destare ancora più scalpore è stato però l’approvazione a procedere in questo senso arrivata direttamente da Bio Suisse, nonostante l’abbandono dell’ingegneria genetica sia uno dei “principi dell’agricoltura biologica”. E sempre secondo le linee guida dei produttori con la gemma, anche le medicine e i vaccini devono essere privi di OGM.
“Ci siamo trovati in un dilemma estremo: vedevamo morire migliaia di animali ed è per questo che abbiamo deciso per la vaccinazione, a tutela del benessere degli animali” si è difeso il presidente di Bio Suisse Urs Brändli, secondo il quale l’approvazione è solo provvisoria. Giustificazioni che non sono bastate a molti membri dell’associazione, che hanno apertamente criticato Brändli e il Consiglio di Bio Suisse.
Critiche interne ed esterne
Secondo il rapporto della Commissione della gestione (CG) il Consiglio direttivo è infatti andato al di là delle proprie competenze e “non aveva il diritto di prendere questa decisione”. Per Brändli il motivo è però presto detto: “Le linee guida non contemplano purtroppo le situazioni d’emergenza, noi dovevamo agire immediatamente perché la malattia di Gumboro – detta anche bursite infettiva – si diffondeva sempre più velocemente”.
Critiche e delusione vengono però espresse anche dall’esterno, come quelle di Martina Munz, presidente dell’Alleanza svizzera per un’agricoltura senza OGM e consigliera nazionale PS: “Bio Suisse mette in dubbio la credibilità del label, e in più volevano nascondere la cosa”. Anche il rapporto della gestione mette in discussione la politica di informazione: “Il Consiglio direttivo ha scelto consapevolmente di non dire niente a causa della sensibilità del tema.
Martina Munz si esprime su Bio Suisse
SRF 08.11.2018, 17:48
Coop e Migros: “Ci atteniamo alle linee guida”
Anche i polli bio venduti da Coop e Migros verranno trattati con il vaccino geneticamente modificato e i giornalisti svizzero tedeschi si sono pertanto rivolti ai due maggiori rivenditori al dettaglio svizzeri. Risultato: una risposta scritta dove si sostiene che i loro produttori si attengono alle linee guida di Bio Suisse e che è quest’ultima la responsabile dell’adattamento di queste prescrizioni.
Il presidente Bio Suisse risponde alle critiche
SRF 08.11.2018, 18:05
Bio Suisse: “Nel piatto senza OGM”
La scelta di non informare i consumatori è però corretta secondo il presidente Brändli, “perché i prodotti con la gemma sono e rimarranno senza OGM, compresi i polli vaccinati”. La spiegazione la fornisce la veterinaria esperta di volatili Karin Kreyenbühl: “Il vaccino OGM si concentra alla base delle piume e fino alla macellazione può essere trovato in piccolissime quantità”. Gli animali – spiega Kreyenbühl – vengon però poi preparati e spennati e, anche qualora restassero ancora tracce, queste si disintegrerebbero durante la cottura. La carne cotta e pronta al consumo dovrebbe quindi essere priva di residui.
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