Ergastolo e internamento ordinario per il 34enne sottoposto a processo nel canton Argovia per il massacro compiuto in un'abitazione di Rupperswil nel dicembre del 2015.
È la sentenza pronunciata venerdì mattina dal tribunale distrettuale di Lenzburg. Il presidente della corte, Daniel Aeschbach, lo ha giudicato colpevole per tutte le imputazioni a lui ascritte.
L'accusato, che presenta tendenze pedofile conclamate, doveva rispondere di assassinio plurimo, ripetuta estorsione, sequestri di persona, atti sessuali con un fanciullo, ripetuta coazione sessuale, incendio intenzionale e possesso di materiale pornografico.
L'uomo uccise con un coltello una 48enne madre di famiglia, i suoi due figli di 13 e 19 anni e l'amica del primogenito. Prima di compiere il massacro, mandò la madre a prelevare una consistente somma ad un bancomat e abusò sessualmente del figlio minore. Dopo la strage, cosparve l'abitazione di olio per torce e appiccò il fuoco.
L'atto criminale era stato pianificato minuziosamente. L'assassino venne arrestato a quasi 6 mesi dal massacro, mentre stava pianificando aggressioni analoghe nei confronti di altre famiglie con bimbi fra gli 11 e i 15 anni.
Il Ministero pubblico aveva chiesto nei suoi confronti l'ergastolo e l'internamento a vita, ossia la pena massima prevista in Svizzera dall'ordinamento penale. L'avvocata della difesa si era invece battuta per una condanna limitata a 18 anni di detenzione.
ATS/ARi
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RSI Info 16.03.2018, 19:12
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