Svizzera

Saas-Fee, ghiacciaio chiuso ai turisti

A causa della mancanza di neve per la prima volta l’apertura di sabato sarà limitata agli allenamenti sciistici, pure ridotti – Preoccupazioni anche a Zermatt

  • 12 luglio 2022, 13:21
  • Ieri, 15:31
528208830_highres.jpg

Un'immagine del Feegletscher nel 2019, quando la copertura nevosa era certamente maggiore

  • archivio keystone

Per la prima volta, il ghiacciaio di Saas-Fee (Feegletscher) sarà chiuso ai turisti all'apertura di sabato. Anche gli allenamenti competitivi saranno limitati. A Zermatt invece l'area sciistica rimarrà aperta come di consueto, ma non manca la preoccupazione sulle condizioni nivologiche e meteorologiche.

A Saas-Fee, il cui ghiacciaio “sciabile” culmina a 3600 metri di altitudine, saranno aperte solo 35 delle 60 linee di sci, ha dichiarato martedì a Keystone-ATS Emmanuel Rossi, vicedirettore degli impianti di risalita di Saas Fee, facendo riferimento a un articolo di Le Nouvelliste.

03:08

SEIDISERA del 09.07.2022 - Poca neve e tanti rischi sui ghiacciai - Il servizio di Roberto Porta

RSI Info 09.07.2022, 19:32

Una quarantina di campi da sci sono stati annullati, ha aggiunto, spiegando che la situazione sarà rivalutata tra quindici giorni. La speranza è quella di nevicata perlomeno in agosto. La causa dell’apertura limitata è infatti la neve insufficiente caduta lo scorso inverno, unita alle temperature molto calde delle ultime settimane e alle piogge in alta quota. “Una mancanza che ha ridotto la protezione del ghiacciaio” spiega Emmanuel Rossi.

Una sfida enorme

Il riscaldamento globale sta spingendo i gestori degli impianti di risalita a valutare la produzione di neve artificiale sul ghiacciaio come possibile soluzione, ma una simile opzione sarebbe complicata e costosa da implementare a quote così alte.

A Zermatt, il ghiacciaio (che raggiunge i 3800 metri) rimane invece aperto per il momento, ma la situazione viene valutata "ogni settimana", afferma Marc Lagger, responsabile della comunicazione degli impianti di risalita. "A metà giugno si è verificata una situazione che normalmente si osserva a metà agosto” ha aggiunto.

Il riscaldamento globale è una delle principali preoccupazioni anche della direzione degli impianti di Zermatt. In merito alla possibilità di produrre neve artificiale, il portavoce ha confermato la sfida logistica: "Installare cannoni da neve a quasi 4000 metri di altitudine sarebbe una sfida enorme”.

00:29

Notiziario 9.00 del 10.07.2022 - Capanne CAS confrontate con la siccità

RSI Info 10.07.2022, 18:52

  • Keystone

Correlati

Ti potrebbe interessare