UBS pagherà 1,435 miliardi di dollari per chiudere una causa civile legata alla vendita di prodotti finanziari "tossici" all'origine della crisi finanziaria del 2008. La banca ha concluso un accordo con il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. Lo hanno fatto sapere, con due comunicati distinti, sia UBS che l'amministrazione USA.
UBS era accusata di avere fatto dichiarazioni false e ingannatorie agli acquirenti di titoli garantiti da crediti ipotecari (in inglese: mortgage backed security o RMBS). La banca sapeva, secondo gli inquirenti, che le garanzie erano insufficienti o non in accordo con le norme sulla protezione del consumatore.
La procedura era stata lanciata nel 2018. Insieme ad UBS erano coinvolti una ventina di nomi noti della finanza internazionale: da Barclays a Bank of America, da Credit Suisse a Deutsche Bank, passando per Goldman Sachs, HSBC, JPMorgan, RBS, Societé Generale e altri ancora. Coinvolte anche agenzie di notazione come Moody's. Nel 2014 Bank of America aveva concluso un accordo con un pagamento di quasi 17 miliardi di dollari.
UBS fa sapere che la somma è già stata accantonata nel proprio bilancio.
In tutto il Dipartimento alla giustizia USA ha raccolto oltre 36 miliardi di dollari dalle banche coinvolte.
Azionisti di Credit Suisse denunciano UBS
Telegiornale 14.08.2023, 20:00