L'ex agente di Argo1, condannato lo scorso agosto per aver fatto propaganda jihadista, è indagato anche in Italia. Il Tribunale penale federale (TPF) ha infatti concesso l’assistenza giudiziaria internazionale, richiesta dal Tribunale ordinario di Milano.
Nei confronti del 34enne, è stato aperto un procedimento penale per il reato di "associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico", si legge nella sentenza del TPF pubblicata lunedì.
L'uomo, che ha aiutato due foreign fighters residenti in Ticino a partire per combattere in nome del sedicente Stato islamico, si era opposto alla trasmissione da parte della giustizia elvetica dei dati sul suo caso, dicendo di non poter essere perseguito per i fatti per i quali è già stato condannato. L'assistenza giudiziaria, hanno replicato le autorità italiane, è finalizzata soprattutto a capire il ruolo di terze persone. La divulgazione della documentazione, come ad esempio le informazioni trovate sul telefono dell'ex agente di sicurezza, è pertanto permessa.
Jihad, ex agente indagato in Italia
Il Quotidiano 16.07.2018, 21:30