La via delle fusioni è quella giusta. Lo hanno sottolineato martedì i consiglieri di Stato Norman Gobbi e Christian Vitta presentando il Piano cantonale delle aggregazioni che vuole stimolare il processo di creazione di realtà più forti e autonome. Il documento, adottato dopo una fase di consultazione e affinamento iniziata nel 2013, prevede un Ticino con 27 comuni, ma non fissa un obiettivo temporale per concretizzare lo scenario.
Il Ticino a 27 comuni disegnato dal PCA
Il Governo, è stato spiegato, ha confermato l’intenzione di dare la priorità ai progetti nati dal basso, solidi e ampiamente condivisi. Per sostenere quelli ritenuti di interesse cantonale con adeguati incentivi finanziari, al Parlamento viene chiesto un credito-quadro di 73,8 milioni di franchi.
I dati più significati dei 27 scenari indicati nel PCA
Nel corso degli ultimi vent’anni, è stato rilevato, il Ticino ha conosciuto un’ampia riforma. Da 245 comuni con una popolazione media di 1'200 si è passati a 115 (e saranno ancora meno con la nascita di Verzasca) con quasi 3'100 residenti ciascuno. Parallelamente il numero di quelli con un moltiplicatore del 100% è sceso da 112 a 15.
CSI delle 18.00 dell'11 dicembre 2018; le considerazioni del consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi
RSI Info 11.12.2018, 19:00
CSI delle 18.00 dell'11 dicembre 2018; le considerazioni del consigliere di Stato Christian Vitta
RSI Info 11.12.2018, 19:00
Un Ticino di 27 comuni
Il Quotidiano 11.12.2018, 20:00