Ticino e Grigioni

Il pirata tedesco è finito in cella

Prelevato e condotto in carcere il 44enne condannato a Lugano, che nel 2014 superò a tutta velocità una decina di veicoli nel San Gottardo

  • 16 ottobre 2018, 14:31
  • 23 novembre, 00:02
00:30

RG 12.30 del 16.10.2018

RSI Info 16.10.2018, 15:00

  • keystone

Quattro anni dopo le sue “scorribande” lungo le strade svizzere, è finito in prigione il pirata della strada tedesco resosi protagonista di un inseguimento degno di un film hollywoodiano. Il 44enne è stato infatti prelevato dalla polizia questo martedì mattina dalla sua abitazione di Ludwigsburg, per essere condotto dietro le sbarre, riferisce la Procura di Stoccarda. A nulla sono valsi i vari richiami affinché l’uomo, finora a piede libero e che recentemente si era dichiarato inabile alla carcerazione poiché malato, si recasse volontariamente in carcere.

Nel 2014, a bordo della sua BMW, sfrecciò ad altissima velocità lungo l’autostrada, venne inseguito dalla polizia, e superò, correndo a oltre 130 km/h, decine di veicoli nella galleria del San Gottardo. Fatti che gli costarono una condanna definitiva a trenta mesi di prigione, 12 dei quali da scontare, emanata dalla Corte delle Assise Criminali di Lugano nel febbraio del 2017.

Tornato in Germania, si burlò tuttavia più volte delle autorità elvetiche, sostenendo che in patria non sarebbe mai finito in prigione. Invece, nonostante le divergenze in materia di codice penale e norme sulla circolazione, la Corte d’appello di Stoccarda ha ribaltato la sentenza di primo grado e stabilito lo scorso aprile che l’imputato deve scontare la condanna inflitta in Svizzera. Da qui l’intervento odierno della polizia tedesca.

ATS/ludoC

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