Ticino e Grigioni

Le vittime che hanno rotto il silenzio

A Falò le testimonianze di chi denunciò l'ex-funzionario dello Stato condannato per coazione sessuale e violenza carnale

  • 19 novembre 2021, 05:40
  • 8 febbraio, 10:41

"Mi sono ritrovata in trappola"

RSI Info 19.11.2021, 05:40

Di: Falò/civi

Sono testimonianze forti e che suscitano sgomento, quelle proposte nell'inchiesta di Falò sull'ex funzionario pubblico che per trent'anni ha lavorato per il Dipartimento ticinese della Sanità e Socialità, condannato nell'aprile 2021 in via definitiva per per coazione sessuale e violenza carnale Parole, sofferenze ed emozioni delle vittime, ma non solo di vittime, narrate in prima persona per la prima volta e davanti a una telecamera, in un servizio di Anna Bernasconi e Marco Tagliabue andato in onda giovedì.

"Quando ha visto tutti i miei rifiuti, è arrivato ad aggredirmi fisicamente, è stato veramente violento nei miei confronti. Sono dei fatti che si sono verificati per più anni con più persone, tutte molto giovani. Penso che a livello lavorativo, non è possibile che nessuno di sia accorto di niente", dice una delle intervistate. "Era molto carismatico, conosciuto in Ticino, faceva attività politica con grande successo. È chiaro che non c'era la diffidenza che si può avere con un perfetto sconosciuto".

L'inchiesta fa emergere perplessità sulla gestione della situazione da parte di altri funzionari pubblici, superiori del condannato. Con ogni probabilità la sottocommissione Finanze del Gran Consiglio ticinese proporrà un audit esterno a cui affidare l'incarico di fare luce sui molti punti in sospeso in questa vicenda.

La puntata integrale d Falò del 18.11.2021 si può rivedere qui:

Rompere il silenzio

Falò 18.11.2021, 21:10

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