Seggio vacante agli Stati: niente suppletiva

Il nuovo Consiglio di Stato ticinese, insediatosi oggi, giovedì, non prevede di indire un'elezione suppletiva per il seggio agli Stati lasciato vacante da Marina Carobbio Guscetti, a seguito del suo ingresso nell'Esecutivo cantonale.

Lo stesso Governo, motivando la sua decisione, sottolinea anzitutto che la prima opzione disponibile per il primo turno di una complementare sarebbe stata la data di domenica 11 giugno. Ciò però avrebbe imposto di convocare già domani le assemblee comunali, fissando la scadenza del 17 aprile per la presentazione delle liste.

Il secondo turno dell'elezione, inoltre, non avrebbe potuto aver luogo prima del 3 settembre, dal momento che la legge preclude elezioni o votazioni in luglio e in agosto. Simili tempistiche, afferma l'Esecutivo in una nota, avrebbero "reso impossibile completare la procedura prima dell'avvio della procedura di deposito" per le ordinarie Elezioni federali.

Il Consiglio di Stato sottolinea quindi il "carico notevole" per gli elettori, che sarebbero stati chiamati a pronunciarsi sui rappresentanti alla Camera dei cantoni, fra giugno e novembre, "a 4 riprese in appena 5 mesi". Inoltre, chi si fosse imposto in un'ipotetica suppletiva avrebbe potuto rappresentare il cantone "unicamente all'ultima sessione parlamentare della legislatura", fra l'11 e il 29 settembre prossimi. Anche questo aspetto fa quindi apparire "ancora meno opportuni" i costi e gli oneri amministrativi.

In conclusione l'Esecutivo, rammentando che la rinuncia a indire una complementare non rappresenta un fatto eccezionale a livello svizzero, rileva anche alcuni cantoni si sono dotati di "normative esplicite" per evitare di indire elezioni suppletive negli ultimi mesi di una legislatura. A questo proposito, quindi, il Consiglio di Stato vuole proporre un aggiornamento della Legge sull'esercizio dei diritti politici (LEDP).