Musica rock

Vic Vergeat

Jacky Marti ricorda il chitarrista scomparso recentemente al microfono di Gianluca Verga

  • 2 novembre 2023, 16:30
  • 2 novembre 2023, 17:02
Vic Vergeat
  • Ti-Press
Di: Redazione musica 

Un chitarrista coi controfiocchi e una bella persona. Ecco come si potrebbe sintetizzare il profilo di Vic Vergeat, scomparso dopo una breve malattia il 1 novembre a Domodossola, la città in cui è nato 72 anni fa, il 15 maggio 1951. L’amata sei corde gli ha fatto girare il mondo: dalla Val d’Ossola a Londra, dalla Svizzera (sua seconda casa) agli Stati Uniti sono tanti i palchi su cui si è esibito. Non gli ci voleva molto per farsi notare. Che fosse rock duro, blues, pop o una ballata folk, la sua tecnica e la sua sensibilità non passavano inosservate.

Nella sua lunga carriera ha incrociato a Londra gli Hawkwind, band pioniera dello space rock - antesignano di punk e metal - che tra le sua fila ha visto transitare tale Ian Fraser Kilmister, meglio conosciuto come Lemmy (sì, lui, quello dei Motörhead), ha scritto pagine importanti del rock svizzero con i Toad, vero e proprio gruppo seminale dell’hard rock elvetico, ha collaborato con gente del calibro di Gianna Nannini (“Cuore”, del 1998, per cui scrive anche diversi pezzi), Marc Storace, voce dei Krokus, e i Gotthard, in particolare in uno dei loro album più fortunati, “Defrosted” del 1997.

Ha pubblicato tre album con la sua band, la Vic Vergeat Band e uno, “Down to the Bone del 1981, registrato negli Sati Uniti e prodotto da Dieter Dierks degli Scorpions, con la Vic Vergat Band (no, non è il solito giochino trova la differenza; può sembrare strano ma é semplicemente un errore di chi si è occupato della stampa del disco...). Tra gli incontri più fortunati - soprattutto dal punto di vista economico - si segnala quello con una creatura bianconera dal linguaggio apparentemente incomprensibile ma tutto sommato intellegibile, quel Pingu per cui scrive la sigla.

Ho guadagnato di più in 5 minuti (con la sigla di Pingu, ndr) che in tutti i concerti della mia vita

Vic Vergeat a Jacky Marti

Al di là delle grandi qualità musicali di Vic Vergeat, chi ha avuto modo di incontrarlo ricorderà senz’altro anche un’altra cosa e cioè quella (rara) miscela di energia, gentilezza e disponibilità che contraddistinguevano i suoi modi; una miscela che - sarà un caso? no, non è un caso - ritroviamo anche nella sua musica. Tra quelli che lo hanno conosciuto bene c’è Jacky Marti, fondatore e anima di Estival Jazz, che ha ospitato Vic Vergeat in un paio di occasioni (nel 2009 e nel 2014). Ecco come lo ricorda ai microfoni di Gianluca Verga e Loriana Sertoni su Rete Uno.

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Jacky Marti ricorda Vic Vergeat

RSI Cultura 02.11.2023, 16:18

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