Svizzera

Zurigo, l’ex depuratore diventa incubatore di Street Art

Vicino al fiume Glatt e negli ex locali tecnici, gli artisti possono sbizzarrirsi. Il nuovo centro, sostenuto anche dalle autorità, farà conoscere al pubblico artisti locali, nazionali e internazionali

  • 20 aprile, 21:11
03:01

Zurigo: a Pasqua un muro per i graffiti

Telegiornale 20.04.2025, 20:00

Di: Telegiornale/M. Ang. 

Se a Pasqua c’è chi dipinge le uova, alle porte di Zurigo, molte persone si sono invece riunite per dipingere muri. Si tratta dei muri di un ex impianto di depurazione della città, trasformato in un grande parco dove, da oggi, graffitari e artisti di strada possono esprimersi liberamente... e legalmente. All’inaugurazione della nuova struttura sono stati invitati anche molti artisti nazionali e internazionali.

Dove un tempo si trattavano le acque reflue della città di Zurigo, oggi zampilla la creatività. È questo lo slogan voluto dagli ideatori del progetto. Nei vecchi e grandi bacini dell’impianto di depurazione, vicino al fiume Glatt e negli ex locali tecnici, gli artisti possono sbizzarrirsi. Il nuovo centro, sostenuto anche dalle autorità comunali e cantonali, è stato trasformato da molti volontari, guidati da Yassin Tair e Till Boller.

“Esistono anche altrove, in Svizzera, posti dove allenarsi con le bombolette spray è legale ma spesso è solo tollerato. Qui il progetto è stato invece realizzato proprio per permettere agli artisti di avere a disposizione tutto quello di cui hanno bisogno” sottolinea davanti alle telecamere del Telegiornale della RSI, Yassin Tair, ideatore del progetto “Graffland”.

Till Boller, corresponsabile del progetto, dal canto suo spiega che qui possono venire tutti, dai principianti ai professionisti. “C’è un pezzetto di muro per ognuno, si è liberi di esprimere la propria creatività”, dice. L’artista argoviese Cash, ad esempio, spiega che ora ha modo di sviluppare le sue idee e di sperimentare tecniche per lui nuove. Alcune centinaia di metri di pareti a disposizione su cui esercitarsi, bombolette, atelier, workshop. Sono solo vietate scritte legate al calcio, all’hockey, ingiurie, discriminazioni.

L’artista Away sottolinea che questo nuovo centro è innanzitutto un punto di incontro. “Qui si sta creando una comunità: puoi venire qui, fare workshop, affittare degli studi... c’è un sacco di spazio per dipingere.”

Il nuovo progetto vuole anche coinvolgere la popolazione locale. Anche qui, come altrove, i dipinti sui muri saranno inevitabilmente sostituiti da nuove opere. “Le pareti, di tanto in tanto, verranno ridipinte, purtroppo è così. Fa male ma così si lascia spazio ad altri. È il principio di questa arte, che è passeggera”, sottolinea Yassin Tair.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare