Hockey

I precedenti dicono che il Bienne ha un Haas nella manica

Sempre vicino ai Seeländer, l’Ambrì ha raccolto solo un successo da due punti

  • 11 marzo, 08:06
  • 11 marzo, 08:41
Ambrì-Bienne

Il capitano protagonista in tre delle quattro sfide

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Ci sono soltanto cinque squadre, sulle 13 della National League, che hanno un bilancio positivo (a livello di vittorie) nelle quattro sfide di regular season con l’Ambrì: Zurigo, Rapperswil, Friborgo, Zugo e... Bienne. Sì, proprio quei Seeländer che insieme ai biancoblù si giocheranno l’ultimo posto valido per i playoff nel doppio confronto che si aprirà stasera alla Tissot Arena e si chiuderà mercoledì alla Gottardo Arena, con le stesse modalità che abbiamo imparato a conoscere nel primo turno dei play-in. L’obiettivo della truppa di Cereda è quello di raggiungere i quarti a cinque anni di distanza dall’ultima volta quando, proprio contro il Bienne, fu eliminata in cinque partite. I vicecampioni in carica vogliono invece non bucare completamente una stagione che, in caso di sconfitta, sarebbe la prima che non può contare nei playoff una delle due finaliste di quella precedente. Ma riviviamo, nell’attesa dell’ingaggio d’inizio, i quattro precedenti partendo dall’unico successo sopracenerino.

1) Bienne-Ambrì 4-5 dr (1-0 1-3 2-1 0-1)
Siamo nelle prime settimane di campionato, quelle in cui l’Ambrì spicca per la capacità di sfruttare con grande efficacia le poche occasioni che gli si presentano. Con il computo complessivo di 52 tiri a 20 in favore dei padroni di casa, i biancoblù si trovano a condurre per 4-3 fino a 16” dalla terza sirena, quando Haas rimanda il tutto a oltre il 60’. Negli shootout le realizzazioni di Bürgler, Dauphin e Spacek regalano ai ticinesi gli unici due punti stagionali contro i Seeländer.

La sintesi dell’Ambrì al minuto 9’25”

2) Ambrì-Bienne 2-5 (0-2 0-0 2-3)
È la terza di una striscia di cinque sconfitte consecutive, la serie più nera della stagione. Senza Heed, pedina fondamentale per gli equilibri della loro retroguardia, i biancoblù reagiscono dopo aver incassato il terzo gol in avvio di terzo periodo. Risalgono fino al 3-2 grazie a Zwerger e Formenton, ma vengono puniti dall’assolo di Haas - ancora lui - e dal punto a porta vuota di Olofsson che appesantisce il risultato ma non cambia la sostanza.

3) Ambrì-Bienne 2-3 (0-0 1-1 1-2)
Nel primo round del back to back di metà gennaio l’Ambrì mostra la sua versione “ci provo ma non riesco”. Nella serata del rientro di De Luca dall’infortunio, che tanto farà bene nel mese successivo, i leventinesi alzano il ritmo nel secondo periodo ma vengono puniti dalla mancanza di concretezza e da alcune indecisioni in difesa. Heed risponde allo shorthander dell’ex Burren, mentre Lilja rende più giusto lo score a una manciata di secondi dal 60’ dopo le reti di Rathgeb e, manco a dirlo, Haas (a porta vuota).

La sintesi dell’Ambrì dal minuto 12’05”

4) Bienne-Ambrì 3-2 (0-1 2-1 1-0)
In palio c’è, oltre all’immediata rivincita, anche la lotta per il nono posto, perso nel primo atto del back to back proprio a beneficio del Bienne. È la serata in cui l’Ambrì perde Conz per infortunio e getta nella mischia Fadani. Si ripropone più o meno il canovaccio della vigilia, se non fosse che i biancoblù passano in vantaggio prima di subire la rimonta dei padroni di casa. Con il 2-2 alla seconda pausa frutto di quattro reti in powerplay, è poi Hofer - assistito da Haas - a battere per la terza volta la sua ex squadra.

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