Filosofia e Religioni

Parole e musica per il Giorno della Memoria

Il 27 gennaio a Lugano presso la Chiesa evangelica riformata - Parla il musicista Claude Hauri

  • 24 gennaio, 11:58
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Parole e musica per il Giorno della Memoria

Tempo dello spirito 21.01.2024, 08:00

  • unsplash.com
Di: Luisa Nitti 

A Lugano, per il Giorno della Memoria delle vittime della Shoah (27 gennaio), si tiene un evento presso la Chiesa evangelica riformata in collaborazione con l’Associazione Musica in Chiesa. Vi sarà musica della tradizione Kletzmer intervallata dalla lettura di testi di scrittori e scrittrici sul tema della Shoah.

“Tempo dello Spirito”, programma evangelico di spiritualità, ne parla con il musicista Claude Hauri (qui uno stralcio dell’intervista), che prenderà parte alla serata.

La memoria passa attraverso la musica e le parole. Brani musicali della tradizione klezmer e testi letterari di diversa provenienza sono al centro dell’iniziativa. È in questo modo che si vuole innanzitutto ricordare che cosa è successo nel cuore dell’Europa durante la Seconda guerra mondiale. Il giorno della memoria che cade quest’anno in un periodo delicato, mentre sono in corso conflitti gravissimi, a cominciare da quello fra Israele e Hamas.

Musica kletzmer, non tutti conoscono la sua storia, la tradizione legata all’ebraismo. Hauri, come raccontarla a chi ci ascolta?

“La musica klezmer contiene influenze di vari paesi dell’Est, dell’Europa, naturalmente. Una delle caratteristiche è questo continuo oscillare tra nostalgia, anche molto struggente, e ritmi sfrenati, è un continuo cambio di emozioni. Si sentono anche le influenze della musica cosiddetta zingara quindi è una commistione di diversi generi musicali che sono nati appunto nell’est dell’Europa”.

Come nasce questa iniziativa?

“Nasce da una volontà comune che è quella di ricordare questo terribile genocidio che ha avuto luogo durante la seconda guerra mondiale. L’Associazione Musica in Chiesa, in collaborazione con la Chiesa Evangelica Riformata del Sottoceneri, ha deciso di organizzare uno spettacolo specifico per l’occasione. Un momento dove si uniscono musica e parola. Le musiche sono tratte dalla tradizione klezmer, ma non solo, perché ci saranno anche pagine di autori che sono finiti etichettati come musica degenerata. Molti sono stati musicisti e naturalmente anche scrittori, pittori, artisti di vario genere che sono stati etichettati in questa maniera e che quindi hanno dovuto o fuggire o terminare il loro operato sotto la barbarie nazista. Però ci saranno appunto anche molte pagine proprio della tradizione klezmer, che spaziano un po’ su tutto l’est dell’Europa”.

Durante il concerto eseguirà anche della musica con una storia particolarmente toccante, anche questa è legata al tema della Shoah. Di cosa si tratta?

“Altre pagine estremamente affascinanti e struggenti sono dei Lied, delle canzoni scritte da Ilse Weber a Theresienstadt, nel campo di prigionia. Ilse Weber era un’infermiera che ha scritto tutta una serie di ‘ninne nanne’ che cantava ai bambini che curava. Sono davvero struggenti, sono di una semplicità appassionata unica. Sono pagine meravigliose. Ilse Weber è poi andata con i bambini, ha seguito i bambini ad Auschwitz, dove è morta. Fortunatamente queste pagine sono arrivate fino ai giorni nostri perché erano state nascoste”.

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