Letteratura

Michela Murgia

Scrittura e impegno

  • 11.08.2023, 15:04
  • 28.02.2024, 10:57
Cristiane e femministe, è possibile?

Michela Murgia, la 51enne scrittrice sarda che era arrivata al successo nel 2009 con il romanzo "Accabadora" che vinse il Campiello, è morta giovedì. Ne danno notizia i media italiani. Era malata da tempo: in maggio, in un'intervista al Corriere della Sera, aveva rivelato di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio e di avere davanti solo pochi mesi di vita.

"Ho cinquant'anni, ma ho vissuto dieci vite. Ed ora mi sposo", aveva affermato, alludendo ai molti lavori svolti prima della svolta letteraria. Le nozze con l'attore, regista e musicista Lorenzo Terenzi erano state poi annunciate in luglio.

Murgia era già guarita da un tumore nel 2014, quando era stata candidata alla presidenza della regione Sardegna. Avversaria della destra italiana, era molto attiva e conosciuta sui social media. La sua ultima opera, "Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi" era uscita in primavera. L'esordio risaliva al 2006 con "Il mondo deve sapere".

Più volte presente a eventi culturali anche in Svizzera, sulla RSI era stata ospite in marzo in una puntata di Cliché dedicata al tema della solitudine.

Sin dagli esordi letterari, che risalgono al 2006 con “Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria”, fino all’ultima raccolta “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” e passando per il romanzo “Accabadora” vincitore del Premio Campiello nel 2011, Michela Murgia ha fuso l’attività letteraria con quella politica, nel segno di un costante impegno civile.

La RSI e la Rete Due l’hanno spesso ospitata nei loro programmi e Alphaville la ricorda facendo riascoltare la sua voce, una voce forte e spesso scomoda, che ha sollevato polemiche accese occupandosi di migranti, di comunità LGBTQ+, di famiglie queer, di catechismo (Michela Murgia era infatti cattolica praticante ed aveva insegnato religione nelle scuole) fino al tema della malattia. Un tema che aveva affrontato pubblicamente dicendosi interessata a non utilizzare termini guerreschi nei confronti del cancro ma piuttosto di convivenza e accettazione, riconoscendo nella malattia una parte integrante della vita.

17:02

È morta Michela Murgia. Una voce per i diritti da riascoltare

Alphaville 11.08.2023, 11:45

  • Keystone

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