Musica italiana

Amedeo Minghi: il mestiere di musicista è un’esigenza

Il melodista romano è impegnato in un tour che lo porterà a Zurigo e Lugano questo fine settimana

  • Ieri, 15:03
Amedeo Minghi
  • Courtesy: Amedeo Minghi
Di: Red. 

Quasi sessant’anni di musica e nessuna intenzione di pensionarsi. Anzi, con un disco uscito l’anno scorso e un tour teatrale che passerà da Zurigo e Lugano nel fine settimana, Amedeo Minghi rilancia. Per chi come fa il suo mestiere fare musica è un’esigenza, lo ha confermato a Tra le righe, ospite di Natascia Bandecchi: «Non è che c’è un momento nel quale si smette di fare e scrivere musica. Si può pensare di smettere di rappresentarla, però è difficile che un musicista possa rinunciare a farla. Quindi diventa un’esigenza che si si propaga nel tempo».

Ci si può ritirare dal palcoscenico, ma non si possono ritirare in cantina voglia di comporre e strumenti. Lui, se è per questo, non rinuncia neanche ai concerti. Racconta sì di aver diradato un po’ l’attività dal vivo, ma di non averla abbandonata del tutto, anche perché spronato a proseguire dai fan, che gli hanno inviato «migliaia e migliaia di messaggi da tutte le parti di mezzo mondo». «L’incontro col pubblico è sempre una verifica importante, capisci tante cose. Scopri che per esempio quella canzone in cui credevi meno invece magari è proprio quella che piace di più, o il contrario. Sono delle verifiche importanti, che servono anche a farci crescere».

Anima sbiadita è l’ultimo album di Minghi, 78 anni il prossimo agosto. Nessuna nostalgia in queste canzoni: dice di non essere nostalgico. Osserva piuttosto il tempo che passa cercando di coglierne gli aspetti positivi. Come per esempio temere di meno la verità. «È uno dei vantaggi dell’età che avanza» spiega, «A un certo punto si ha la possibilità e il dovere, il desiderio di essere più sinceri che in passato, perché attiene ai molto adulti e maturi, come si dice adesso, dire quello che pensano in maniera più chiara».

Per il profano - che però un po’ la musica la bazzica - Amedeo Minghi è legato a Vattene amore, il duetto sanremese con Mietta del 1990, e a quel “trottolino amoroso du du da da da” che è diventato un tormentone. Durante l’intervista (nell’audio qui sotto) è tornato su questa canzone e sull’impatto che ebbe presso il pubblico.

20:55

Amedeo Minghi

Tra le righe 25.03.2025, 15:30

  • Courtesy: Amedeo Minghi
  • Natascia Bandecchi e Isabella Visetti

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