«Questo disco, ancora di più di quelli precedenti, mi rappresenta abbastanza intimamente. E poi mi piaceva questo concetto di semi da piantare. Ogni pensiero è un seme che deve germogliare. La nostra vita dipende dai pensieri, da quello che noi ci piantiamo dentro e come poi coltiviamo questi nostri pensieri». Il viaggio di Confederation Music nella musica svizzera ci porta a Locarno, al quartier generale di Zonasun, dove incontriamo Tom “Siddh” Mainardi, voce, produttore e anima del gruppo.
Il più longevo progetto reggae della Svizzera italiana ha pubblicato Roots ‘n’ Soul, il primo album dai tempi di Shiny Red del 2011.
Sono successe tante di cose negli ultimi 14 anni di Zonasun. Ne parliamo in questa intervista, ma il nuovo album è un lieto evento in una terra che, da sempre, abbraccia la musica in levare con calore.
Zonasun: Jacques "Shamano" Moretti, Federico Sicilia, Samuel "Zen" Zenhäusern e Tom "Siddh" Mainardi
Con Roots ‘n’ Soul torna il reggae moderno a tinte elettroniche di Zonasun, adesso più potente e profondo nel suono, in un disco che ruota attorno all’essere umano e al suo rapporto con Madre Terra e i suoi abitanti.
È un album di canzoni che sono come semi da piantare e far germogliare, arricchite dai features dell’artista brasiliano (di stanza nella Svizzera italiana) Dom Lampa, il reggae man svizzero tedesco Cookie The Herbalist e il produttore italiano Princevibe.

Tom "Siddh" Mainardi con Marco Kohler
Per questa intervista abbiamo varcato la soglia di casa Mainardi. La soglia del conscious reggae. Roots ‘n’ soul è la sintesi del viaggio personale artistico intrapreso in questi ultimi anni da Tom Siddh, che in questo 2025 «è uno che sta ancora cercando di capire chi è, probabilmente [ride]! Di capire cosa farà da grande, nonostante nel frattempo sia diventato padre e quindi abbia una vita non più da adolescente. Uno che tutte le mattine si alza e deve avere a che fare con sé stesso e coi propri mostri e capire dove andrà questa mattina».
