Sostenibilità e Ambiente

Un secolo di biodinamica

Il seme della scuola Steiner germoglia in un’agricoltura sostenibile e consapevole: come nasce il marchio “bio” più antico del mondo

  • 28 agosto, 12:30
mani con terra e concime biodinamico
  • Markus Spiske, Unsplash
Di: Sebastian Cerny 

L’agricoltura biodinamica è una forma di agricoltura olistica, in armonia con la natura, che supera il biologico puntando a raggiungere e tutelare un equilibrio ottimale tra suolo, piante e animali. Questa pratica nasce dalle conferenze di Rudolf Steiner - esoterista e teosofo austriaco - nel 1924; da qui si diffonde la certificazione “Demeter”, marchio bio più antico del mondo.

Il 2024 segna un traguardo importante per l’agricoltura biodinamica: il centesimo anniversario dalla sua nascita. Questa pratica agricola, basata su principi olistici e spirituali, è stata proposta per la prima volta nel 1924 dal filosofo austriaco Rudolf Steiner durante le conferenze di Slesia intitolate “Impulsi scientifico spirituali per il progresso dell’agricoltura”. Da allora, la biodinamica è cresciuta e si è diffusa a livello globale, diventando una delle principali correnti dell’agricoltura biologica e sostenibile, specialmente dalle nuove generazioni che valutano la naturalità dei processi produttivi rispetto all’industrializzazione. Se a metà del XX secolo la chimica sembrava il futuro dell’agricoltura, ora sembra un periodo quasi da dimenticare quando pensiamo agli effetti deterioranti che ha avuto sulla salute del suolo, dell’uomo e dell’ambiente.

foto di una mucca che mangia dell'erba
  • Anja Bauermann, Unsplash

Nel 1928 nasce l’associazione Demeter, il marchio “bio” più antico del mondo

Durante le conferenze tenute a Koberwitz, in Slesia (attuale Polonia), Rudolf Steiner rispose alle preoccupazioni degli agricoltori sul deterioramento della qualità del suolo e delle colture a causa dell’uso crescente di fertilizzanti chimici e pesticidi. Steiner propose un approccio agricolo basato su una visione spirituale e scientifica della natura, in cui la fattoria è vista come un organismo vivente autosufficiente e l’agricoltore non apporta solo input fisici ma trascende nella spiritualità.

Alcuni agricoltori, affascinati dalle idee dell’austrico, nel 1928 fondano l’associazione Demeter per certificare chi segue i principi olistici della biodinamica. Questo marchio, riconosciuto a livello internazionale, che prende il nome dalla dea greca della fertilità della terra, dell’agricoltura, del raccolto, del grano e delle sementi, oggi è diventato sinonimo di eccellenza in agricoltura sostenibile, quell’approccio che spesso viene riconosciuto come “oltre il bio”. A pensarci, infatti, Demeter è il marchio “biologico” più antico del mondo. In Svizzera, certifica prodotti che arrivano da coltivazioni biodinamiche.

Pionieri in Svizzera

In Svizzera, furono Rosa e Konrad Oswald a convertire la loro azienda agricola di Klarsreuti, nel Canton Turgovia, all’agricoltura biodinamica già nel 1930. Furono i primi agricoltori biologici in Svizzera. L’Oswaldhof esiste ancora oggi.

Oggi l’associazione Demeter è presente con più di 7 mila agricoltori in 65 Paesi di tutti i continenti, coordinati dalla Biodynamic Federation - Demeter International, ovvero la federazione, con sede in Germania, che nasce nel 1997 allo scopo di monitorare produzione, trasformazione e distribuzione dei prodotti, a garanzia che i generi alimentari e gli ingredienti delle aziende socie provengano da coltivazioni o allevamenti biodinamici certificati, seguendo ogni fase della filiera fino al rilascio della certificazione e all’etichettatura: «Demeter vanta le linee guida più rigorose tra tutti gli enti di certificazione agro-alimentare, frutto di un secolo di conoscenza tramandata e affinata di generazione in generazione. Quest’anno celebriamo il centenario della biodinamica, una lunga storia di agricoltura sostenibile con un forte impegno verso il benessere animale e la sostenibilità delle pratiche agricole. Anno dopo anno, affrontiamo nuove sfide, continuando a perfezionare il nostro approccio per il futuro», spiega Patrick Schellenberg, responsabile comunicazione Demeter Svizzera.

Il passaggio di Demeter Svizzera da un fatturato di 40 milioni di CHF nel 2018 a 120 milioni di CHF nel 2023 è un dato significativo, soprattutto se consideriamo il contesto economico degli ultimi anni, caratterizzato da un aumento generale dei prezzi.

Patrick Schellenberg, Responsabile della comunicazione di Demeter Svizzera

In crescita anche i consumatori consapevoli

Nel corso degli ultimi cent’anni, la biodinamica ha visto una crescita costante, specialmente a partire dagli anni ‘70, con il crescente interesse per l’agricoltura biologica e sostenibile. Oggi, la biodinamica prende esponenzialmente piede tra i giovani agricoltori: negli ultimi dieci anni, la superficie coltivata secondo i principi della biodinamica è cresciuta del 57% a livello globale; nel 2022, oltre 7.000 agricoltori lavoravano su un totale di 255.000 ettari.

Una sensibilità crescente non solo tra gli addetti ai lavori, ma sempre più anche tra i consumatori. Ricerche recenti rivelano infatti una iper-focalizzazione delle nuove generazioni sulla valutazione della “naturalità” dei processi produttivi nella scelta di acquisto, a testimonianza di un tangibile rafforzamento della consapevolezza tra i consumatori finali: «Il passaggio di Demeter Svizzera da un fatturato di 40 milioni di CHF nel 2018 a 120 milioni di CHF nel 2023 è un dato significativo, soprattutto se consideriamo il contesto economico degli ultimi anni, caratterizzato da un aumento generale dei prezzi. Questo trend evidenzia un cambiamento nelle priorità dei consumatori, che ora pongono un valore crescente sulla sostenibilità e la qualità dei prodotti, anche a fronte di un costo più elevato», specifica Patrick Schellenberg.

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  • Benjamin Davies, Unsplash

I principi della biodinamica

Se l’approccio teosofico dello studioso austriaco - spesso indicato come occultista, chiaroveggente e rivolto all’esoterico - ha creato allo stesso tempo una devozione alle pratiche della biodinamica (dai tratti talvolta “religiosi” e quasi fanatici) oppure, al contrario, un’avversione preconcetta, l’evoluzione degli studi sul bioma terrestre inevitabilmente riportano alle intuizioni di un secolo fa: se allora la chimica era il futuro, oggi sembra il passato e sono sempre di più le tecniche di agricoltura rigenerativa votate all’ascolto della natura, lavorando sulle potenzialità del terreno come fonte di vita da preservare anziché “sfruttare” fino al deperimento.

La biodinamica è qualcosa di globale, di olistico, porta uno sguardo diverso sulla vita.

Jean-Christophe Piccard, Viticoltore Demeter

Ed proprio la salute del suolo uno dei primi principi su sui si focalizza la pratica della biodinamica, non attraverso la cura ma attraverso la prevenzione: le lavorazioni chiave della biodinamica includono l’uso di preparati vegetali, minerali e animali per arricchire il suolo e le piante, la pianificazione delle attività agricole in base ai cicli cosmici e lunari, e l’importanza di mantenere la biodiversità all’interno della fattoria; questo approccio non solo mira a produrre cibo sano, ma anche a migliorare la fertilità del suolo e la salute complessiva dell’ecosistema agricolo.

Nei terreni biodinamici abbiamo constatato un aumento della materia organica nel suolo e una maggiore fertilità. Questo perché è possibile misurare la presenza di batteri, funghi e lombrichi.

Andreas Fliessbach, Agronomo FIBL

Si possono riassumere i principi nei punti seguenti:

  • Biodiversità = vita; attraverso consociazioni vegetali, forestazione, pascoli e rotazione delle colture gli agricoltori preservano la biodiversità, inoltre almeno il 10% dei terreni rimane selvatico e non vengono usati erbicidi o pesticidi.

  • Rispetto per la natura e gli animali; producono concime, essenziale per un suolo ricco di sostanze nutritive.

  • Responsabilità sociale; vige un forte desiderio di giustizia sociale nel nome del rispetto nei confronti del mondo vivente.

  • Piante in salute; attraverso la prevenzione e non la cura, si preserva l’integrità e la biodiversità delle semenze, no OGM.

  • Fertilità del suolo; considerato un organismo vivo, viene tutelato e rigenerato attraverso preparati vegetali, minerali e animali.

  • Responsabilità ecologica; l’agricoltura biodinamica crea biotopi ed ospita flora e fauna in armonia.

05:27

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I servizi 06.11.2022, 23:12

Fonti:

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