Come ogni settore, anche quello del cibo è oggetto di tendenze, alcune passeggere e altre destinate a rimanere nel tempo. È fine anno e possiamo individuare quello che abbiamo mangiato e bevuto di più, tracciare una linea sui comportamenti alimentari più presenti e capire quali approcci verso il cibo si sono affermati.
La sostenibilità al centro del discorso
L’attenzione per una dieta a basso impatto ambientale rimane e diventa sempre di più centrale del discorso alimentare, sia per chi lavora nel settore sia per i consumatori. Infatti, sempre più ristoranti propongono opzioni vegane o vegetariane e orientano la loro filosofia sullo “zero spreco” e sulla stagionalità.
Il mercato dei prodotti plant based (realizzati esclusivamente con ingredienti vegetali) ha continuato a espandersi, riflettendo una consapevolezza dei loro benefici per la salute e l’ambiente, l’innovazione nei prodotti e l’aumento della disponibilità di alternative vegetali dei punti vendita.
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Sulla linea “zero spreco” si può notare anche la tendenza a valorizzare al massimo un prodotto. Lo si fa sia con la carne e il pesce, utilizzando le parti meno nobili come le interiora, sia con la verdura, cercando di sfruttare l’ortaggio intero. Potreste aver notato, nei menu di alcuni ristoranti, sempre più piatti che utilizzano soltanto una verdura in diverse consistenze e sapori.
Il ritorno alla natura
Se da una parte si può notare un’avanzata della tecnologia alimentare, per esempio attraverso la produzione di alimenti come la tanto discussa carne coltivata, dall’altro assistiamo a una sorta di ritorno quasi ancestrale alla natura.
Un esempio è la scelta di cuocere direttamente sul fuoco gli ingredienti che compongono il menu. Questa cottura primitiva è diventata sempre più comune tra alcuni cuochi, anche in Svizzera: Rebecca Clopath, chef grigionese nominata Food Hero 2023 dalla FAO, usa questa tecnica nel suo ristorante e Piero Roncoroni, chef dell’Osteria del Centro, ha organizzato una cena estiva interamente cucinata sul fuoco. Questa tecnica di cottura permette di esaltare il sapore naturale di ogni singolo ingrediente, spesso con l’aggiunta minima di condimenti e il fuoco conferisce un gusto affumicato unico. Introduce qualche incertezza dovuta alla cottura meno precisa, ma l’esperienza complessiva è appagante, poiché offre una connessione diretta con le origini della cucina.
Anche il foraging – la raccolta di erbe spontanee, bacche, fiori e altri ingredienti selvatici – è parte di questo ritorno alla natura. Ormai, questa pratica si è consolidata nella gastronomia contemporanea, arricchendo le ricette con sapori genuini e ingredienti legati al territorio.
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Sulla stessa linea, anche utilizzare la fermentazione come tecnica per arricchire le ricette rimane comune. Riflette sia questo ritorno alle origini, valorizzando metodi di conservazione naturali, sia la tendenza a dare maggiore attenzione a un’alimentazione sana, in quanto apporta benefici alla salute grazie ai probiotici e alle proprietà digestive. È negli ultimi anni infatti che si è riscoperta questa pratica antichissima, sperimentando sempre di più su tutto quello che può offrire – ben oltre i tradizionali crauti – e includendo alimenti come kefir, koji, miso e tempeh.
Viennoiseries e smashburgers
Ci sono alcuni settori che hanno continuato ad essere popolari, come quello della panetteria, che dopo la pandemia non ha cessato a crescere in popolarità e ha conosciuto anche delle nuove mode. Se nel mondo delle viennoiseries l’anno scorso andava forte il croissant quadrato, quest’anno è arrivato anche quello a forma di fiocco. In generale, è sempre molto apprezzata la pasticceria per la colazione, tra croissant, pain au chocolat e girelle alla cannella o al cardamomo, e lo si nota anche dalle sempre più numerose bakeries (panetterie rivolte principalmente alla colazione) presenti nelle città.
Olio d’oliva sui dessert
L’olio d’oliva è sempre più utilizzato anche nei dessert, con sorprendenti abbinamenti che lo vedono protagonista in gelati, torte e cioccolato.
L’arte del gelato gastronomico
La consulenza 20.09.2024, 12:50
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Sono aumentate le ricerche su Google in Svizzera degli smashburgers, ovvero quegli hamburger dalla carne più sottile e croccante perché “schiacciata” sulla piastra. Se anche voi ne avete visti sempre di più – sui social, tra i food trucks e nei ristoranti, è perché effettivamente stanno diventando sempre più apprezzati.
Cibi dal mondo
Il cibo dalla Corea, già in aumento grazie alla crescente influenza della cultura coreana, anche nel 2024 non ha cessato di crescere. Sempre più gente conosce cibi come i corn dog – salsicciotti fritti ripieni di carne e formaggio -, il kimchi, ovvero il cavolo piccante fermentato, e il barbeque coreano. Per quanto riguarda la cucina giapponese, invece, si è sempre più consapevoli che questa sia una cucina che va ben oltre il conosciutissimo sushi. In Svizzera, le ricerche del termine “ramen” su Google sono cresciute infatti notevolmente.
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Il mondo delle bevande analcoliche
Nel mondo delle bevande è ormai chiaro che quelle non alcoliche o a basso contenuto di alcol sono state sdoganate, grazie anche alla crescente attenzione verso uno stile di vita più salutare. Tra queste alternative si trovano sia le bevande fermentate, come la kombucha, sia quelle che tradizionalmente sarebbero alcoliche. Avrete notato anche voi le numerose birre analcoliche che quasi ogni grande birrificio ora produce. Oltre a queste, anche produttori di liquori e vini stanno sperimentando in questo senso, così da offrire alternative analcoliche a chi non vuole rinunciare di godere del piacere del bere in compagnia o di gustarsi una buona bevanda.
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Ricette virali
Tra le ricette virali, ovvero quei piatti che acquisiscono rapidamente popolarità sui social media, grazie alla loro originalità, non si può non menzionare il cioccolato di Dubai – quello ripieno di crema di pistacchio e fili di pasta dolce – che ha spopolato nel web e che grandi marchi come la Lindt hanno deciso di riproporre.
È andata forte sui social media anche l’insalata di cetrioli, condita con aceto di riso, salsa di soia, olio di sesamo, semi di sesamo tostati e peperoncino.
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