Aris Guidotti è un giovane orticoltore nato a Faido, cuoco di formazione, che lavora per la Fondazione Orchidea, un’azienda biologica che ha lo scopo di promuovere l’integrazione sociale e professionale di persone a beneficio di una prestazione AI. Qui, ognuno, con le proprie competenze, i propri sogni, le proprie esigenze, può sentirsi diverso e allo stesso modo unico, come ogni elemento della natura, differente dagli altri ma importante nel fondamentale progetto di crescita.
La nostra realtà è molto biodiversa un po’ a tutti i livelli, sia a livello di specie, sia a livello di persone. La cosa bella è che tutte queste diversità possono convivere nello stesso posto. È bellissimo.
Aris Guidotti, orticoltore
Biodiversità a più livelli e l’orto sperimentale
In questo lembo di terra in mezzo al Piano di Magadino, alla fondazione si producono oltre 70 varietà diverse di ortaggi ProSpecieRara, dando l’opportunità anche ai privati di portare a casa, nel proprio orto, queste piantine, ognuna con peculiarità diverse a seconda dalle varietà, in nome della conservazione della diversità. Come spiega ProSpecieRara, infatti, le varietà salvate oggi garantiranno una libertà di scelta e una maggiore sicurezza alimentare per gli anni futuri.
Piantine di rosmarino di diverse varietà ProSpecieRara
Aris, specializzatosi sulla permacultura - un modo di produrre consapevole ed etico, all’insegna di ecosistemi produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali - alla Fondazione Orchidea si occupa di orticoltura e insegna il mestiere a chi si reca in questa realtà per costruirsi un futuro. Come lui stesso racconta, sono numerose la attività svolte in fondazione e tanti gli aspetti che si toccano: «Da una varietà di culture molto diverse ne derivano varietà di lavori molto diversi ed è stimolante avere sempre qualcosa di differente da imparare: la gestione del compost e come metterlo in campo, le rotazioni delle culture, la semina, i trapianti, alle cure delle culture una volta che sono state messe a dimora».
L’essere cuoco di formazione mantiene Aris curioso, anche come orticoltore: «forse il cuoco non era la mia vocazione, però sicuramente ho imparato molte cose e probabilmente anche nella scelta delle sperimentazioni degli ortaggi c’è un’attenzione ai sapori che possono avere certe colture».
Noi produciamo anche molte verdure che non sono tipiche di qui, ma sono delle aggiunte e un arricchimento a quella che è la cucina che potrebbe trovarsi sul territorio
Aris Guidotti durante la raccolta della nostra spesa fatta sul campo
Oltre alle colture classiche invernali come formentino, spinaci, cavoli e broccoli da getto, alla Fondazione Orchidea si possono trovare anche colture sperimentali che Aris segue in prima persona. È lui stesso ad accompagnarci nell’orto sperimentale, terreno di gioco per il giovane orticoltore, in cui troviamo numerose coltivazioni sconosciute ai più e provenienti da lontano, come il cavolo di mare, la cipolla egiziana, il sedano coreano... tutte colture di piante perenni che, come sperimentato in fondazione, bene si adattano alle nostre latitudini. Il “cavolo di mare”, per esempio, o “costa di mare”, è una specie di progenitore della costa che siamo abituati a mangiare - ma più piccola, rustica e dal sapore più deciso - che cresce in natura nelle coste del mare del Nord, in Inghilterra e in Belgio.
La cosa che fa sorridere, camminando con Aris nei campi della fondazione, è incontrare in continuazione piante, piantine, tuberi, erbe e verdure sperimentali anche in posti insospettabili, come la pianta di taccola rampicante contro la rete che recinta il frutteto; insomma, alla Fondazione Orchidea ogni angolo di terra è buono per sperimentare nuove colture.
Tardiana Halcyon, una pianta ornamentale conosciuta soprattutto in Giappone che si trova tra le colture sperimentali alla Fondazione Orchidea. Molti non sanno che è anche edibile in insalata.
L’E-Bio cassetta: ortaggi di stagione a domicilio in e-bike
Chiediamo ad Aris quale sia il progetto a cui è più affezionato in fondazione, essendo numerosissime le attività produttive che svolgono e, data la stagione e l’attività appena avviata, ci parla del progetto E-Bio Cassetta: «da metà marzo abbiamo ripreso con la consegna delle cassette e-bio. Le chiamiamo così perché consegniamo a domicilio delle cassette di verdura mista in bicicletta elettrica. Attualmente procediamo con le consegne in tre giorni e abbiamo più o meno una cinquantina di clienti. La logica della produzione in questo caso è di avere tante verdure diverse lungo la stagione, praticamente da marzo a dicembre». Per Aris è un progetto interessante perché vede i collaboratori coinvolti dalla semina al consumatore; i ragazzi, infatti, dopo aver seminato, trapiantato e raccolto, curano anche la composizione delle cassette e la consegna personale a domicilio, portando di persona l’intera filiera al cliente.
Le consegne vengono fatte unicamente tra Locarno e Bellinzona (i comuni sono consultabili nella mappa riportata sul loro sito), ma se il domicilio si trova al di fuori dell’area di consegna, le cassette sono comunque ritirabili in azienda a Riazzino o presso il negozio Bio e Sfuso a Locarno. E se passate in azienda, Aris e i ragazzi saranno felici di armarsi di cassetta e portarvi in campo a scegliere le verdure che desiderate acquistare, per una spesa dal campo alla tavola o, come dice Aris, “a millimetro zero”.
Fondazione Orchidea
L'ora della terra 28.01.2024, 09:05