Territorio e tradizioni

A Carnevale il risotto è per tutti

Il pasto offerto a Carnevale è un’usanza che nella Svizzera italiana ha più di un secolo. In passato il riso era un lusso, ma grazie alla solidarietà tutti potevano goderne

  • 6 febbraio, 13:00
La folla che ha fatto onore alla risottata di lunedì in Piazza Riforma
  • ©Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Di: Patrizia Rennis 

Vi siete mai chiesti perché in quasi tutti i Carnevali della Svizzera italiana è prevista la distribuzione di un pasto offerto agli abitanti? Questa festa che, da sempre, abolisce provvisoriamente i rapporti gerarchici e i privilegi, ha tra i suoi rituali più antichi proprio la distribuzione di cibo ai più bisognosi. Un rito che esiste da più di un secolo e che nella Svizzera italiana è diventato tradizione gastronomica.

La distribuzione del cibo: un atto di solidarietà

Un tempo il Carnevale della gente comune si svolgeva, solitamente, una settimana dopo quello delle famiglie benestanti, i cosiddetti sciuri. In questo contesto, i più ricchi erano soliti distribuire il riso a chi era più in difficoltà, una sorta di opera di beneficenza. Fino all’inizio del Novecento, infatti, nel nostro territorio i piatti quotidiani per le persone meno agiate erano costituiti principalmente da polenta e castagne. Il riso, un alimento costoso, veniva consumato esclusivamente durante le feste

A metà Ottocento ancora prima della creazione delle società carnevalesche, a Bellinzona, Lugano e Mendrisio si registrano degli eventi legati alla distribuzione di cibo durante il Carnevale, un’usanza che si diffonde in tutto il territorio. 

Il risotto diventa il piatto simbolo del Carnevale: un piatto prelibato da offrire a tutti. Oltre a essere un atto solidale, la risottata inizia a rappresentare un momento conviviale attesissimo dalle persone.

Un rituale che assume un valore fortissimo per la comunità, portato avanti anche nei momenti più duri, come spiega lo storico Dominik Wunderlin in un suo scritto «prima della risottata gli abitanti si occupano di raccogliere riso, salsicce o denaro. Perfino nel 1946, quando il riso, come tutti gli altri generi alimentari, era disponibile solo con i bolli di razionamento, ad Ascona riescono ad organizzare una risottata grazie alla raccolta di tessere di razionamento per riso e carne. Non sempre è facile proporre il risotto. A volte si ricorre ad alternative come l’orzotto (a base di orzo), il minestrone o la busecca.».

Tempo per esaurire le scorte

Tempo per esaurire le scorte

  • keystone

La tradizione del “secchiello del latte”

Un’altra consuetudine legata al momento del pasto offerto a Carnevale era che questo fosse portato via con “secchielli del latte” o contenitori per gustarlo a casa con la famiglia. Dominik Wunderlin racconta che «a Biasca, le pentole con il risotto bollente venivano portate per le vie principali per essere distribuite alle persone in attesa ai bordi della strada. Una processione accompagnata da musica e numerose maschere con campane e sonagli.»

È curioso sapere che, in passato, anche chi mangiava in piazza portava i propri piatti e le proprie stoviglie.

Negli anni ‘60-’70 sul posto, al massimo, si beveva un bicchiere di vino o si faceva un aperitivo. Il cibo si portava a casa. Chi faceva più fatica a livello economico, riempiendo il secchiello con il piatto offerto riusciva a portare a casa pranzo e cena. Ancora oggi a Chiasso la tradizione “dell’asporto” è viva e sentita

Silvano Pini, Primo Ministro di Nebiopoli

03:23

Il risotto nei secchielli del latte

RSI Food 22.03.1946, 00:00

Anche se oggi non si tratta più di fare un gesto caritatevole, il pasto offerto a Carnevale rimane un momento di ritrovo per tutti. Le società di carnevale, ancora oggi, fanno in modo che anche gli anziani possano godere di un pranzo dedicato.

Con il passare degli anni, il Carnevale ha evoluto la sua funzione, ma ha mantenuto intatta la sua capacità di unire la comunità, riflettendo così l’anima più autentica di questa festa. Dimostrando ancora una volta come il cibo possa diventare un veicolo di socializzazione e unione tra le persone.

01:07

La risottata del 1966

RSI Food 06.03.1966, 00:00

Fonti:

Carnevale in Ticino: Annäherungen an die närrische Zeit im Tessin, Dominik Wunderlin, 1989

Correlati

Ti potrebbe interessare