Territorio e tradizioni

La specialità del Carnevale di Biasca che rischiava di scomparire

Re Naregna delizia i sudditi con i borlitt, un dolce storico a cui è stato dedicato lo slogan di quest’anno

  • 15 febbraio, 08:30
I borlitt di Clemente Florioli

I borlitt di Clemente Florioli

  • RSI Alessia Rauseo
Di: Patrizia Rennis 

A Biasca, c’è una specialità culinaria tipica del Carnevale che ha una tradizione antica, una ricetta che veniva preparata principalmente in casa e che, con il passare degli anni, rischiava di scomparire, stiamo parlando dei borlitt. La 121esima edizione del Carnevale di Biasca è dedicata proprio a questo dolcetto della tradizione locale.

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I "Borlitt" di Biasca

RSI Food 19.02.2020, 09:00

I borlitt, tradizione culinaria del Carnevale biaschese

Non è raro che una ricetta che appartiene alla tradizione possa perdersi con il passare degli anni, rischiando di venire completamente dimenticata dalle nuove generazioni, è quello che stava succedendo anche ai borlitt biaschesi. Per questo, circa una decina di anni fa, alcune persone del Comitato del Carnevale di Biasca, accorgendosi che molti giovani non conoscevano questo dolce tipico, hanno pensato di rilanciarlo organizzando diverse iniziative. Iniziano a distribuire i borlitt con il giornalino satirico “RA FRODA” per farli conoscere a tutti, negli anni successivi i borlitt vengono proposti nella pasticceria di Clemente Florioli a Biasca fino ad arrivare a quest’anno, in cui sono protagonisti dello slogan del Carnevale “Ich bin ein borlitt(che riprende la storica frase di John Fitzgerald Kennedy “Ich bin ein Berliner”). Grazie a queste proposte la specialità del Carnevale di Biasca sta tornando al suo antico splendore, tanto che molte persone hanno ricominciato a riprodurli e chiederne la ricetta.

Il re e la regina del Carnevale di Biasca

Il re e la regina del Carnevale di Biasca

  • RSI Alessia Rauseo

La ricetta dei borlitt arriva dalle nonne

L’esatta storia e l’origine della ricetta dei borlitt è incerta, sono vivi, invece, i ricordi di chi li mangiava nell’infanzia, come ci racconta la Regina del Carnevale di Biasca Taitù - alias Petra Rossetti «i borlitt sono una di quelle ricette che molti mangiavano da bambini, ma che nessuno sa esattamente da dove arrivi. Io, per esempio, ho ricevuto la ricetta da mia nonna, ma nella spiegazione c’erano solo gli ingredienti e mancava il procedimento; confrontandomi con alcune signore anziane del paese sono riuscita a ricostruire come farli, in modo da poter tenere viva la tradizione

Gli ingredienti base dei borlitt sono semplici: farina, zucchero, uova e burro, ma ogni famiglia ha la propria variante «un po’ come per la torta di pane, ognuno ci mette il suo tocco personale, c’è chi aggiunge del limone, chi del marsala, chi la grappa, chi la vaniglia» aggiunge Petra Rossetti. L’impasto, simile a una pasta frolla, va fatto riposare in frigorifero, poi si formano delle palline, grandi come una moneta da due franchi. Le palline vengono fritte, un tempo nello strutto, ora si usano olio di semi o grasso di cocco. Il risultato è un dolce friabile e soffice «la consistenza ricorda quella degli schenkeli della Svizzera tedesca» ci spiega il pasticcere storico di Biasca Clemente Florioli, che da sempre segue la ricetta tramandata da sua nonna Linda, riportata in un bellissimo ricettario personale del 1943.

Il ricettario del 1943 di nonna Linda

Il ricettario del 1943 di nonna Linda

  • RSI Alessia Rauseo

La 121° edizione del Carnevale Biaschese si è aperta il 14 febbraio 2024, come da tradizione, con il canto del gallo, seguono tre giorni di eventi, musica, cortei e tanta animazione.

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I borlitt, la specialità di Carnevale di Biasca

RSI Food 14.02.2024, 12:29

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