Ogni 19 marzo le piazze e le case di molti comuni della Svizzera italiana si riempiono di un delizioso profumo: quello dei tortelli di San Giuseppe. Questa specialità ha origini antiche, racconta di tradizioni e riti culinari che arrivano dal passato.

San Giuseppe, le tradizioni del Santo della primavera
RSI Archivi 22.03.1974, 14:50
Un dolce strappo alle regole
La ricetta dei turtéi da San Giüsèpp è piuttosto semplice: un impasto a base di farina, uova e zucchero viene suddiviso in pezzetti, fritto nell’olio, o nello strutto, e poi ricoperto di zucchero. Soprattutto in passato, nei giorni precedenti al 19 marzo i tortelli venivano preparati praticamente in ogni casa. Questi dolci rappresentavano una leccornia che rompeva le privazioni della Quaresima e il loro consumo sottolineava l’atmosfera di festa.
La festività di San Giuseppe era l’occasione per usare lo strutto, prodotto dalla mazza invernale, e le uova, che tornavano ad essere abbondanti, ma che durante la Quaresima non potevano essere consumate
I rituali dedicati alla giornata San Giuseppe
Fino agli anni ’50 circa, un’usanza legata a questi dolci era quella di raccontare ai bambini che i tortelli li portasse proprio San Giuseppe in persona. Secondo la tradizione, i piccoli venivano mandati fuori casa a gridare rivolti al cielo “San Giüsèpp büta gió i tortéi”. Quando rientravano, trovavano i tortelli e i genitori spiegavano loro che il Santo li aveva buttati attraverso la cappa del camino.
In passato, nella Svizzera italiana un’altra pratica, piuttosto comune per i giovani, era fare delle questue. Queste prevedevano la richiesta, di casa in casa, di cibo e, in alcuni casi, di legna per il falò di San Giuseppe. In questa occasione ai ragazzi venivano spesso consegnati dei tortelli. Al termine del giro si accendeva un falò e si gustavano i tortelli con la panna montata.
Questi falò, al termine dell’inverno, un tempo erano scrutati dai contadini: in base al tipo di fiamme, traevano auspici per il futuro andamento della stagione agricola.
Con il tempo i tortelli si sono diffusi come specialità da gustare in collettività, durante le sagre organizzate per il 19 marzo con le celebrazioni religiose.
https://rsi.cue.rsi.ch/food/ricette/Tortelli-duri-di-San-Giuseppe--721584.html
Le sagre nella Svizzera italiana
La tradizione dei tortelli per San Giuseppe ancora oggi viene portata avanti con grande successo in molti comuni del nostro territorio, dando vita a svariate sagre caratteristiche.
Un tempo queste sagre erano l’ultima occasione di ritrovo tra amici e parenti prima che molti partissero all’estero per lavoro.
A Ligornetto una tradizione, che pare sia nata nel Seicento, vuole che la vigilia di San Giuseppe si accenda un falò. La festa del 19 marzo è caratterizzata poi da bancarelle che offrono salumi, formaggi e dolci tra cui gli immancabili tortelli.
In passato, alla sagra di Ligornetto venivano vendute sopratto sementi per l’imminente rimessa in funzione degli orti.
Vacallo e i tortelli di San Giuseppe
I tortelli il 19 marzo sono protagonisti delle feste di paese anche di altri comuni come Solduno, Brissago e Vacallo. Spesso a occuparsi della preparazione di questi dolcetti sono i volontari di associazioni e la distribuzione alla popolazione è un’occasione per raccogliere fondi a scopo benefico e sociale.
VIDEO: LA PREPARAZIONE DEI TORTELLI DI SAN GIUSEPPE
RSI Info 19.03.2015, 15:17
Festa di San Giuseppe
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I tortelli di San Giuseppe
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