Attesissima dagli abitanti del Mendrisiotto e non solo, dall’8 all’11 novembre 2024 torna la Fiera di San Martino, una delle sagre tradizionali più attese del nostro territorio. L’appuntamento storicamente rappresenta “l’ultima occasione” per ritrovarsi e svagarsi all’aperto tra bancarelle, ristori ed esposizioni agricole.
Dell’edizione 2024 della fiera si è parlato oggi, 8 novembre 2024, a Fresco di Zona - in onda su Rete Tre dalle 12:00 alle 14:00
Fiera di San Martino
Fresco di Zona 08.11.2024, 12:21
Quando si commerciava bestiame con una stretta di mano
Un vecchio proverbio recita “Per San Martino ogni mosto è vino“, il santo, infatti, viene ricordato l’11 novembre, momento in cui la maggior parte dei lavori agricoli finisce e giunge al termine anche il processo di vinificazione. Un tempo, nella Svizzera italiana, questo periodo era importantissimo per la scadenza dei contratti agrari, il pagamento degli affitti e la partecipazione alle fiere.
A Mendrisio, nei prati vicini alla chiesa dedicata al santo, dal 1684, ogni anno, si tiene la Fiera di San Martino. Una ricorrenza che un tempo era caratterizzata principalmente dal commercio di bestiame. Gli affari avvenivano alla presenza di un uomo chiamato in dialetto marussée e si sancivano con una stretta di mano. Durante la fiera venivano anche rinnovati i contratti di affitto dei terreni che i singoli contadini lavoravano.
San Martino, la fiera di tutti
RSI Food 12.11.1965, 09:00
Fino ai primi decenni del Novecento, nel Mendrisiotto molti massari dovevano lasciare le fattorie dove avevano lavorato per anni. Questa usanza si ritrova ancora oggi a livello linguistico nell’espressione dialettale fá san Martín (fare San Martino) che significa, infatti, “traslocare”.
Un occasione per avvicinarsi al mondo rurale
Gli animali da fattoria presenti in Fiera
Con la regressione delle attività del mondo agricolo, il carattere rurale della fiera si è affievolito, ma non per questo è andato perso. Da qualche anno la Gioventù Rurale del Mendrisiotto allestisce una zona dedicata all’esposizione di animali come mucche, maiali, asini, capre, conigli, cavalli,… e di attrezzi e macchinari agricoli.
La Fiera di San Martino per noi è l’evento più importante dell’anno. Ci impegniamo a mantenere vivo il carattere rurale di questo evento.
Marzio Ferrari, Presidente Gioventù Rurale del Mendrisiotto
L’incontro con gli animali è anche l’occasione per proporre ai più piccoli le attività didattiche del progetto “Scuola in fattoria”.
Scuola in fattoria è un progetto nazionale del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) in collaborazione con l’Unione Contadini Ticinesi, il suo scopo è mostrare alla popolazione da dove proviene il cibo e cosa serve per garantire un approvvigionamento alimentare di alta qualità.
«L’obiettivo principale delle attività di “Scuola in fattoria” è permettere ai bambini e ragazzi di vedere, toccare, udire e provare in prima persona le origini degli alimenti. Solo un’esperienza diretta, vissuta con i propri sensi può far germogliare un’autentica comprensione e il rispetto per la natura. L’intensa esperienza sensoriale contribuisce a sviluppare la competenza sociale e il senso di responsabilità dei ragazzi nei confronti di loro stessi e dell’ambiente in cui vivono» spiega Anita Tomaszewska dell’Unione Contadini Ticinesi.
Più di una Fiera agricola
Oltre all’aspetto agricolo oggi la Fiera di San Martino dà largo spazio a intrattenimento e bancarelle. Immancabili prodotti artigianali e gastronomici del territorio come salumi, formaggi, pesciolini, caldarroste, miele e vari tipi di dolci, come gli stracaganass e i basitt da ménta. Sono tante anche le proposte di ristoro con specialità e vini locali. Nel capannone gastronomico della Gioventù Rurale tra i piatti più apprezzati c’è la polenta accompagnata da costine, luganiga, spezzatino o maialino. «Proponiamo anche il Salone del vino e il Salone dei formaggi, come occasione in più per degustare i prodotti del nostro territorio» racconta Marzo Ferrari, Presidente della Gioventù Rurale del Mendrisiotto.
Una futura “tradizione vivente” ticinese
Grazie alla forte partecipazione della popolazione, la Fiera di San Martino è riuscita a mantenere nel tempo il suo valore storico e tradizionale. Per riconoscerlo, il 2 febbraio 2023 è stata lanciata una petizione con la richiesta di fare entrare questa Fiera (insieme a quella di San Provino) nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco come tradizioni viventi.
Le Fiera di San Provino segna l’inizio dell’anno agricolo, mentre quella di San Martino il termine.
Le giornate di San Martino tradizionalmente rappresentano l’ultimo appuntamento per incontrarsi all’aperto prima dell’arrivo dell’inverno. Questo periodo che gode spesso di giornate di sole, viene proverbialmente fefinito “estate di San Martino”.
La Fiera di San Martino
L'ora della terra 12.11.2023, 09:05
Fonti:
https://www.bak.admin.ch/