La cucina svizzera vanta specialità note e apprezzate in tutto il mondo come il cioccolato, i formaggi, la fondue, la raclette e il rösti. Nella nostra tradizione esistono però anche piatti meno noti e spesso sorprendenti e anche questi raccontano un po’ della nostra storia.
Il riso orientale nato a Zurigo
Il riso Casimiro si trova nel menù di moltissimi ristoranti, soprattutto della Svizzera tedesca, eppure trovare una pietanza a base di riso, carne, frutta e curry tra le specialità svizzere è davvero bizzarro. Questo piatto dai sentori esotici è stato ideato proprio in Svizzera, a Zurigo. Nel 1948 Ueli Prager aprì il primo ristorante Mövenpick nel Claridenhof, un palazzo di uffici a Zurigo. L'idea di Prager era di offrire nel suo ristorante dei piatti unici completi al posto di complicati menù a più portate come si usava a quel tempo.
Sfruttando la voglia di viaggiare della gente e il fascino per l'Oriente, nel 1952 Prager introdusse un nuovo piatto a base di riso, curry di vitello e frutta esotica, ispirato all’india e al Kashmir, da qui il nome Casimir. La pietanza riscosse un tale successo da entrare a far parte in maniera stabile nei menù svizzeri.
Riz casimir
Millevoci 14.02.2023, 10:15
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La pasta delle Alpi
Maccheroni con patate, panna, formaggio, cipolle tipicamente accompagnati da spicchi o salsa di mele: gli Älplermagronen, come dice il nome stesso, erano il piatto degli alpigiani. Si dice che la ricetta sia nata con il primo traforo del San Gottardo del 1882, grazie all’incontro culinario tra minatori italiani e alpigiani. Gli ingredienti facilmente trasportabili o reperibili sull’Alpe e la sostanziosità del piatto resero gli Älplermagronen una pietanza ideale da consumare durante il duro lavoro in Alpe.
Una torta salata dal nome curioso
La Cholera è una torta salata tipica del Vallese a base di pasta brisée, patate, porri, mele, cipolle e formaggio. Secondo una prima teoria il suo nome farebbe riferimento proprio all’epidemia di colera che colpì il Canton Vallese nel 1836. Per non contagiarsi le persone furono costrette a rimanere a casa e usare cibi a lunga conservazione, come gli ingredienti di questa torta salata.
Secondo la Confederazione Svizzera e i linguisti, questo piatto prenderebbe il nome invece dalla sua metodologia di cottura, su carbone di legna, detta chola o cholu nel nord del Vallese e da cholära, termine che si riferiva invece all’anticamera del forno.
https://www.rsi.ch/s/713704
Ravioli dolci, ma con lo sbrinz
La ricetta dei ravioli di carnevale della valle di Muggio viene tramadata da decenni di generazione in generazione. Si tratta di dolci fritti farciti con un impasto molto simile a quello della torta di pane, ma la particolarità è l’aggiunta di formaggio nel ripieno che serve da legante. Oggi si usa lo Sbrinz, un tempo invece veniva usata la formaggella, che scaldandosi filava.
https://www.rsi.ch/s/704583
Patrimonio Culinario Svizzero (1./3)
Millevoci 16.01.2023, 10:15
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